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C’è davvero bisogno di un altro libro su Frida? Vi presento il mio "Erbario di Frida Kahlo"

Certamente mi sono chiesta, c’è davvero bisogno di un altro libro su Frida?  Il fatto è che da bookblogger e appassionata di quest’artista non ho ancora trovato un libro sull’argomento in grado di emozionarmi totalmente. 





Di solito nei libri sulla pittrice messicana, soprattutto quelli rivolti all’infanzia,  si parla della sua vita oppure della sua arte. Quello che avevo in mente di fare io, invece, era di parlare di entrambi questi aspetti a partire dal suo amore per la natura. Sono grata a Carlotta Catellani per aver accolto questa mia idea e avermi aiutato a metterla per iscritto. E’ stato un gran lavoro di squadra a quattro mani, che mi ha arricchita tanto. 

Non sono una storica dell’arte, e infatti questo libro nasce da un’intuizione e dalla mia passione ormai di lunga data per il Messico e per Frida, che sono per me imprescindibili perché segnano uno dei momenti più importanti della mia vita, ovvero l’incontro con mio marito, il mio compagno di vita ormai da diciassette anni. 

Non sarebbe stato possibile veder realizzato questo sogno senza l’importante appoggio e sostegno di Francesco di Saremo Alberi Editore, che tra le altre cose, anzi la più importante ha trovato Valentina Cascio come illustratrice perfetta della nostra storia. 


“Che cos’è che fa battere il cuore di Frida? L’arte, l’amore e gli occhi puntati sul suo giardino. Dalla finestra della camera, che a volte si trasforma in un letargo di silenzio e tristezza, penetra il riflesso delle fronde degli alberi che sono in grado di farle ritrovare il buonumore. I colori vivaci e il profumo dei fiori riempiono la sua vita, scacciando le ombre dei fantasmi.”




Inizia così il percorso tematico e cronologico alla scoperta della natura rigenerante e rigogliosa che arricchisce la vita della pittrice messicana. L’obiettivo dell’Erbario di Frida Kahlo è quello di avvicinare le bambine e i bambini alla sua arte, con un focus su alcuni dei fiori e delle piante presenti nei quadri.



Un libro su Frida che non sia una biografia è sicuramente una sfida. La famosa pittrice messicana lungo tutta la sua carriera artistica ha tracciato un’autobiografia di se stessa, utilizzando l’autoritratto come elemento fondamentale per raccontarsi. 


Accanto alla sua immagine vi sono anche la flora e la fauna tipiche del Messico, che si stagliano sullo sfondo come elementi complementari ai suoi autoritratti oppure diventando quadri a sé stanti. Questi ultimi, generalmente sono meno conosciuti, ma non per questo meno d’impatto. Nature morte, che per lei sono vive. Ed è proprio a partire da tali quadri che questo libro vuole narrare una storia, la storia di Frida, certo, ma anche delle sue piante e del suo giardino circondato da pitahaya, dhalie, girasoli, papaya, alberi da frutto e infinite varietà di cactus.




La botanica è cura per l’anima, tiene lontani i cattivi pensieri. Un libro ambientato nel Messico vissuto da Frida Kahlo che si rivela molto attuale, concentrandosi sull’importanza della natura nelle nostre vite e di come essa possa essere salvifica se ce ne riconosciamo parte intrinseca e imprescindibile.










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