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Elif Shafak, I ricordi dell'acqua

Elif Shafak, scrittrice turca di fama internazionale e acclamata per la sua capacità di intrecciare emozioni profonde e tematiche universali, ci regala con I ricordi dell'acqua un'opera poetica e ricca di significati, che esplora le connessioni tra vite lontane nel tempo e nello spazio. Tuttavia, a mio avviso, l'autrice rischia di cadere vittima del suo stesso gioco letterario, spingendosi a un uso eccessivo e ridondante del simbolismo legato all'acqua.  Il romanzo si sviluppa attraverso le storie di Arthur, vissuto nella seconda metà del XIX secolo, di Narin nel 2014 e di Zaleekhak nel 2018. Sebbene separati da epoche e luoghi diversi, i protagonisti sono uniti dal richiamo evocativo di un'antica città della Mesopotamia. Questa città, depositaria di memoria e leggenda, funge da ponte tra le loro esistenze, intrecciandole attraverso racconti e frammenti di storia che sembrano emergere dalle acque del tempo. L’acqua è il tema centrale che permea l’intero romanzo, un ...
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"Illuminazione" di Sarah Perry, la luce come disvelamento della verità

L’ultimo romanzo della scrittrice e studiosa britannica Sarah Perry porta un titolo estremamente suggestivo ed evocativo, “ Illuminazione ”, una parola, un concetto, che, nel corso dei secoli, ha assunto valori religiosi, filosofici, metafisici: il mito della caverna di Platone, le riflessioni in chiave morale e religiosa di Sant’Agostino, il movimento filosofico e politico che ha plasmato il pensiero europeo settecentesco ecc. sono solo alcune delle mille declinazioni di una stessa fondamentale idea: la luce in quanto espressione di disvelamento della verità, di conoscenza di sé e del mondo. In questo senso, l’illuminazione, o, per usare un termine caro ai modernisti (non a caso Perry cita a più riprese Mrs Dalloway di Woolf), “l’epifania”, è anche un fugace momento di auto-consapevolezza che ci coglie nella nostra quotidianità, e, forse, ci permette di comprendere, anche solo per un attimo, un frammento della nostra esistenza. Sarah Perry, fine studiosa e narratrice raffinata, gioca ...

I miei servizi editoriali

  Sei un autore emergente o un'azienda alla ricerca di un esperto nel campo dell'editoria? Con anni di esperienza nel settore e una vera passione per la letteratura, sono qui per aiutarti!   Cosa Offro: - Valutazione inediti, recensioni  - Editing e Correzione di Bozze: Revisioni dettagliate e approfondite per rendere il tuo manoscritto impeccabile. - Scrittura e Ghostwriting: Creazione di contenuti originali, biografie, articoli e molto altro. - Traduzione editoriale dal Tedesco e, a richiesta, Inglese e Spagnolo. - Promozione e Marketing Editoriale: Strategie di marketing personalizzate per aumentare la visibilità e l’engagement del pubblico. - Gestione dei Social Media :Creazione e gestione di profili social per migliorare la tua presenza online e interagire con la community.   Le mie Pubblicazioni: Sono autrice di saggi filosofici e di libri per ragazze e ragazzi, tra cui:   L’erbario di Frida Kahlo (Saremo Alberi, 2022), recensito su Rivista Blam. Nel cov...

Sylvia Plath as Marilyn Monroe, Le ultime confessioni

  Finalmente vi parlo di Plath - tra l'altro in questa nuova meravigliosa edizione illustrata- , almeno evito di continuare a farmi dei monologhi in testa, o meglio dei dialoghi immaginari con quest’autrice che non c’è più. Che aveva tutto e ha deciso di farla finita ( tra l’altro anche Marilyn..) e continuo a chiedermi/le “perché?” E so che è una domanda molto stupida. Mi sono approcciata all’opera di Plath anni fa a partire dalle sue poesie che ho sempre amato e la forza delle sue metafore mi resta sotto pelle tanto da chiedermi se ( per quanto mi riguarda) ha ancora senso scrivere… Ciò che ora le chiederei riguarderebbe il tema del suicidio. Leggerne e poi conoscere la sua biografia fa male. (Quanti modi esistono per farla finita? Quanti modi prettamente femminili? “Lo scoglio rotondo tra cielo e mare simile a un teschio grigio…” la domanda è molto interessante perché risale ai grandi archetipi femminili della nostra cultura occidentale ( Fedra, Medea..) e poi cambiato molt...

Triste tigre, Neige Sinno

Questo libro lo dovrebbero leggere tutti. Non tanto perché ha vinto il Premio Strega Europeo o perché è scritto in prima persona, oppure perché tratta la tematica ora (finalmente) al centro dell’attenzione dell’abuso sessuale, ma soprattutto perché fa bene, nel senso che fa riflettere.   L’autrice, come un chirurgo, analizza, viviseziona scardina l’Evento, che è poi il trauma che ha determinato la sua intera Esistenza. Il libro è molto colto perché per arrivare a questo presupposto (“Per chi non ha conosciuto altro che quell’esperienza, tutto si struttura a partire dall’oppressione. Non esiste un sé non dominato, un equilibrio a cui si potrebbe tornare una volta terminata la violenza”), passa da Foucualt-Deleuze- Heidegger-Antonin Artaud, citati uno dopo l’altro in una stessa pagina. “Alla fine fine, la celebre frase di Artaud (citata da tutti, in tutte le salse), quella che dice che nessuno ja mai scritto o dipinto, sclpito, modellato, costruito, inventato se non, di fatto, per u...

Recensione de "Il grande Nord"

  IL GRANDE NORD Viaggio intorno al mondo lungo il sessantesimo parallelo , di Malachy Tallack Sin da piccola, forse per la lettura di Anna dai capelli rossi di Lucy M. Montgomery, ho subito il fascino del Grande Nord, di quei luoghi immensi ricoperti di neve quasi tutto l’anno, così diversi dalla realtà in cui sono cresciuta, cioè Milano.  Tallack parla di un viaggio compiuto a poco più di trent’anni lungo il sessantesimo parallelo - il filo rosso del libro - partendo dalle Shetland - il luogo dove viveva e il punto più a nord della Gran Bretagna - e spostandosi in senso orario verso la Groenlandia, il Canada, l’Alaska, la Siberia, San Pietroburgo e dintorni, la Scandinavia, per poi ritornare al punto di partenza arricchito da tutto ciò che aveva visto e vissuto, ma con tutte le domande cui aveva sperato di rispondere durante il viaggio, ancora prive di risposta. «Quando mi sono messo in viaggio non avrei saputo dire che cosa sperassi di trovare, volevo partire e basta. Curi...

L’unità di Ninni Holmqvist

Un romanzo distopico che per certi versi mi ha ricordato Atwood, anche se in realtà l’autrice, Ninni Holmqvist sembra prendere le distanze da certi aspetti del femminismo, invece supportati dalla grande scrittrice canadese. Il  fil rouge  di questo breve libro - oltre ad avere poche pagine lo si divora -    mi è infatti sembrata essere la domanda “a cosa ha portato la  pretesa  di indipendenza da parte delle donne nella dinamica dei rapporti di genere?”   Proprio nelle prime pagine l’autrice descrive la paura - anzi il terrore - della protagonista, Dorrit, di sentirsi in trappola. All’inizio una sensazione molto concreta, che si presentava in spazi piccoli o dove c’è troppa gente, e poi la paura nei confronti di qualsiasi tipo di vincolo alla propria libertà. Questo perché la madre   aveva educato lei e le sue sorelle con il motto: “Guardatevi dal permettere a un uomo di mantenervi, economicamente, intellettualmente ed emotivamente. Non cadete in ...