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Visualizzazione dei post con l'etichetta Scienza

Ipazia, il seme del dubbio

  Alessandria d’Egitto 415 d. C. Due forze che si scontrano: politeismo e monoteismo o meglio gli “elleni" - conosciuti in senso dispregiativo come pagani - e i cristiani. Anzi , ancora meglio, inizio con l’imperatore Teodosio dell’unificazione dell’Impero romano sotto il credo cristiano. Fine del politeismo, fine della libertà di culto, distruzione di antichi templi, statue, oggetti sacri con l’accusa di falsi idoli. Idolatria, iconoclastia. Religioni che un tempo potevano convivere pacificamente, ellenismo, cristianesimo, ebraismo, ora non lo possono più. L’Impero romano si sgretola sotto la pressione esterna dei popoli barbari. Solo la religione può tenere unito il popolo, solo la paura nei confronti di un nemico comune. Ipazia, scienziata e filosofa neoplatonica, non si schiera con l’una o l’altra religione, ma con la libertà dì’’espressione che è poi anche libertà di culto. Solo così si può sconfiggere la paura: attraverso la conoscenza della realtà che ci circonda.

Albert Einstein e Marie Curie, esempi non solo di grandi scienziati ma di grande umanità

  Albert Einstein e Marie Curie ebbero la fortuna di incontrarsi e di essere amici nei duri anni tra le due guerre mondiali. Grazie alla potenza dell’immaginazione entrambi, ognuno nel loro campo, d anno una svolta alle scoperte scientifiche   del loro tempo. Anticonformisti nella scienza, c osì come nella vita.  Entrambi, in modi diversi ne pagano le conseguenze. Einstein lascia la sua prima moglie Mileva Marić, che secondo alcuni studiosi avrebbe contribuito, senza peraltro che lui la riconoscesse, alla stesura della teoria della relatività. La moglie di Einstein, anch’essa scienziata, ma troppo frustrata dalla vita che - tra maternità e l’essere donna - non le ha permesso di emergere nel maschile campo della fisica, accetta la separazione ma gli mette i figli contro, impedendogli di essere il padre che lui vorrebbe essere. Marie Curie, nonostante un Nobel alle spalle e l’importanza delle sue scoperta in ambito chimico che la porteranno ad ottenere un secondo Nobel solo pochi anni

BIOGRAFIE ILLUSTRATE: David Bowie, contro gli stereotipi di genere nell'apprendimento

Nelle ricerche svolte in Italia a partire dal lavoro di Irene Biemmi sulla presenza di stereotipi di genere nei libri di testo scolastici destinati alla scuola primaria è evidente come, nonostante lo svilupparsi di una consapevolezza circa l’importanza dell’editoria scolastica nel lavoro di prevenzione delle disuguaglianze e della violenza di genere, sia ancora molto lunga la strada da percorrere.  Già dal 2000 l’Italia ha aderito al codice europeo POLITE  (Pari Opportunità nei Libri di TEsto), ad oggi l’esperienza di ricerca e di intervento per la parità di genere nel sistema formativo più capillare realizzata nel nostro paese, tuttavia nei libri di testo lo spazio concesso ai due generi e il modo in cui vengono rappresentati è evidentemente sbilanciato. Mentre il genere maschile è molto più presente tanto nella parte scritta quanto nelle immagini che la accompagnano nel ruolo di protagonista, il genere femminile è spesso secondario.  Inoltre, in tali testi, il genere maschile è più

LAILA E IL CORONAVIRUS: INTERVISTA ALL'AUTRICE NICOLE VASCOTTO

In pochissimo tempo, per spiegare a sua figlia cosa stava succedendo realmente - in questi giorni strani in cui alla tv non si sente parlar d'altro del rinomato virus corona stufa di sentir parlare di orchi e prodi cavalieri -, una mamma come tante altre, forse un pò più creativa e curiosa, ha pensato ad una storia, una storia semplice e chiara per spiegare ai nostri bambini cosa sta succedendo e soprattutto per spiegare che cos'è questo terribile virus, che ha ben poco a che fare con re e corone.     Nicole, innanzitutto vorrei chiederti di presentarti e dirci qualcosa di te, in particolare  quale e’ la tua professione? Ciao Chiara, intanto ti ringrazio per avermi proposto questa intervista. Io sono Nicole Vascotto, sono mamma della piccola Laila e sono un grafico editoriale. Collaboro con diverse case editrici per le quali realizzo copertine di libri, impaginazioni interne e contenuti per i loro social. Si può dire allora che non sei un medico ne‘ uno scienz