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Visualizzazione dei post con l'etichetta ARTE

Vi presento RAUM Italic, intervista a Marco Ghidelli

Oggi vi presento  Marco Ghidelli, che ho avuto il piacere di intervistare in occasione delle  ultime belle uscite della casa editrice tedesca RAUM Italic, distribuita in Italia da Corraini Edizioni. Sono felice di farvela conoscere, perché è davvero una realtà editoriale molto interessante e per me imperdibile! 1. Marco, puoi raccontarci chi siete e come è nata l’idea di RAUM Italic, la vostra casa editrice? Inizierei con una piccola premessa perché immagino che la maggior parte delle persone non conoscano il nostro lavoro. RAUM Italic è una casa editrice indipendente e studio grafico specializzato il progetti editoriale con sede a Berlino. Barbara Gizzi (mia collega e compagna) ed io abbiamo fondato RAUM Italic nel 2012 quando ci siamo trasferiti in Germania.  Prima di iniziare il nostro lavoro come editori indipendenti abbiamo lavorato entrambi presso Corraini Edizioni a Mantova per diversi anni. A Corraini dobbiamo molta della nostra esperienza e della nostra formazione e con loro c

Kitsch, intervista a Daniela Iride Murgia

Tra le prime domande che ho fatto a Daniela Iride Murgia, autrice e stranamente non anche illustratrice per questo particolare albo illustrato dalla copertina fucsia, vi è stata quella relativa a Gillo Dorfles, che ha concettualizzato a livello sociologico il kitsch appunto. Inizio quindi da qui a riportarvi le mie domande all'autrica che sono anche mie riflessioni. Consiglio questo albo a tutti perchè  di una profondità disarmante, "quella di chi ha molto vissuto e si concede la leggerezza assennata." Intervista a Daniela Iride Murgia Poiché nel libro si parla di un anziano signore con gli occhiali e la dedica e’ riservata a tutti i bambini che si chiamano Gillo, ma non solo, vorrei chiederti se si tratta proprio di Gillo Dorfles. No, non si tratta di Gillo Dorfles, ma l'osservazione solerte che c'è dietro la domanda mi solletica. Sotto traccia il mio pensiero è corso sicuramente più volte allo storico dell'arte. Comunque quell’uomo anziano, rappresen

L'enciclopedia degli amici immaginari, intervista a Bimba Landmann

Con i bambini ho letto ripetute volte l'albo illustrato L'enciclopedia degli amici immaginari di Bimba Landmann pubblicato da Camelozampa. E' un albo davvero particolare e io mi sono interessata e devo dire che mi ha proprio chiamata come spesso succede con i libri, proprio perchè Bianca - la mia figlia più piccola di tre anni - ha più amici immaginari e spesso le conversazioni con sua sorella Dafne e suo fratello Leone vertono intorno a questo tema. Allora ci ritroviamo a tavola e  mi accorgo che stiamo tutti parlando dei nostri amici immaginari.  L'idea geniale di Bimba Landmann è stata non solo quella di scriverci un libro, ma di renderli proprio simbolo del processo creativo non solo dei bambini, ma in generale dell'arte. Quindi oltre al libro, potrete visitare grazie a lei anche un Museo degli amici immaginari, ma leggete l'intervista per scoprirne di più.  1.  Come è nata l’idea di un’enciclopedia  degli amici immaginari? Avevo avuto l'embrione di q

Nel mezzo del cammin di nostra vita... quattro novità su Dante

Nel mezzo del cammin di nostra vita… ...mi ritrovai a non aver capito... I libri aiutano sempre, quelli del Sommo ancora di più, oggi ve ne propongo quattro, tra le nuove uscite di quest’anno disponibili in libreria.  L'alta fantasia , con dolcezza infinita Pupi Avati, il noto regista, ci racconta Dante attraverso gli occhi di Boccaccio. Un amore e un rispetto infinito per l’arte trasuda in ogni pagina. Inoltre, ogni capitolo inizia con un’indicazione musicale da abbinare alla lettura. Musica classica e jazz naturalmente, da Brahms a Rachmaninov, passando per Charles Mingus, che ci accompagna nella lettura se solo ci prendiamo la briga di metterla in sottofondo mentre leggiamo. Ho apprezzato tantissimo il viaggio di Boccaccio, che sebben malato e dolorante  per via della scabbia che aveva contratto, decide di partire per andare a “portare a sua figlia suor Beatrice monacata in Ravenna questa tasca di dieci fiorini d’oro, come risarcimento per le pene inflitte ingiustamente dalla ci

"Alice nel Paese delle Meraviglie": breve storia delle sue illustrazioni

" A che serve un libro senza figure?” - Lewis Carroll Non c’è cosa più bella, penso, che introdurre con “ Alice nel paese delle meraviglie ” la mia nuova rubrica #leggerealcontrario dedicata ai libri illustrati! Di cosa si tratta? Vi parlerò delle immagini nei libri per bambini a partire dalle mie ricerche in campo di cultura visuale e letteratura dell’infanzia.  Perchè per me l eggere al contrario significa  girare il libro per mostrare ai bimbi e alle bimbi le figure, indica che non per forza bisogna cominciare dall’inizio, che le immagini non rispecchiano sempre e solo il testo,  che vi  possono essere molteplici interpretazioni,  e sprona a varcare la soglia dell’invisibile nascosto in tutto ciò che abbiamo davanti agli occhi. Ed ecco perchè mi sento di cominciare proprio da Alice... La storia delle illustrazioni del capolavoro di Carroll e’ tanto lunga quanto illustre. Qui vi presento una piccola scelta tra gli artisti che piu’ mi hanno colpito e le novità in libreria! Partia

Nell'antro dell'Alchimista, racconti ipnotici per viaggiare nei sogni

Perdersi nelle parole, smarrirsi, per ritrovarsi da un’altra parte, quasi in un’altra dimensione. Passare dal gabinetto ricavato da un buco nel pavimento, un piano sotto l’altro in modo tale che gli escrementi possano sfruttare la forza di gravità e atterrare infine nel buco nero, per arrivare al gabinetto delle meraviglie, la “ Wunderkammer ” seicentesca dell’Arciduca Rodolfo. E magari incontrarci anche Alice che ci e’ arrivata attraversando lo specchio. Come sennò?! Questo almeno è ciò che accade nel racconto Alice a Praga ovvero Il gabinetto delle meraviglie in cui viene svelato il trucco carrolliano del non-sense, "ovvero del mondo del non-senso che è il contrario del senso comune; si tratta di un mondo costituito da deduzioni logiche e creato dal linguaggio; il linguaggio però si frantuma nelle sue stesse astrazioni." Questa accolta di racconti non-sense , o meglio onirici di Angela Carter, “ Nell’antro dell’Alchimista ”, nello specifico il secondo volume, i

Book Trolley, i cacciatori di libri

Q ualche giorno prima di Natale ho visto al Libraccio questi carrelli carichi di libri e subito la mia anima bibliofila ha sorriso e ho scattato questa foto quasi senza pensarci. Poi, la sera stessa l’ho riguardata e ho iniziato a pensarci, soprattutto a pensare perché mi avesse colpita. In fondo, sono solo pile di libri dentro a dei carrelli della spesa, usati dalla libraia per comodità nell’archiviarli e metterli a posto in libreria. Tuttavia, a ripensarci bene, quel pomeriggio a Milano, appena uscita dalla zona rossa per permettere ai milanesi di fare compere, c’erano code inimmaginabili per entrare nei negozi. Sì, davanti a tutti i negozi del centro la gente, di solito sempre di corsa, aspettava impassibile il proprio turno per entrare a comprare i regali di Natale per i propri cari.  Ovunque tranne che davanti alle librerie. Allora, ho ripensato alla foto che ho scattato in libreria, appunto, e a quanto sarebbe bello vedere i carrelli della spesa della gente piena di libri.

DA QUALCHE PARTE STARO' FERMO AD ASPETTARE TE

Se non mi trovi subito non  scoraggiarti, Se non mi trovi in un posto cerca  in un altro, Da qualche parte starò fermo ad aspettare te. -  ll canto di me stesso , W. Whitman Avete presente quando una canzone vi entra in testa e non riuscite più a liberarvene? In tedesco si dice “ Ohrwurm ”, letteralmente: verme nell’orecchio. Non ho trovato in italiano un termine altrettanto calzante. Succede con la musica come con le persone. In quest’ultimo caso non è coinvolto solo l’udito. Ma tutto il corpo, e il pensiero involontariamente non fa che ritornare lì. Per quanto cerchi di scacciarlo via dalla testa, quasi fosse il ronzio di una mosca, il pensiero di quella persona continua a t ornare da te. Soprattutto quando anche questa stessa persona non fa altro che pensare a te. Cercando a sua volta di non farlo. Questo è quello che successe ai protagonisti del romanzo di Lorenza Stroppa, Giulia e Diego, dopo il loro incontro, per nulla casuale alla libreria Acqua Alta di Venezia.  Entra