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LA SIRENETTA, nuova edizione con nuovo, inedito finale

  La storia della Sirenetta è un classico che conosciamo ormai tutte e tutti. Per quanto la versione Disney, come nel caso di tante altre fiabe, sia quella dominante nell’immaginario collettivo, è generalmente noto che nel testo originale di Andersen il finale sia completamente diverso da quello proposto nell’animazione. Da una parte il tanto agognato matrimonio della sirenetta diventata ormai donna con il principe, dall’altra la sua metamorfosi in schiuma. “Con lo sguardo vitreo e quasi spento, guardò il principe un’ultima volta prima di gettarsi dalla nave e precipitare tra le onde, e li sentì il proprio corpo dissolversi in schiuma.” Anzi in realtà la schiuma, sotto i caldi raggi del sole evapora, e la sirenetta diviene una delle “figlie dell’aria”, con la possibilità di diventare un’anima immortale grazie alle sue buone azioni. Questa nuova edizione Rizzoli ha innanzitutto il pregio di essere splendidamente illustrata da Benjamin Lacombe e inoltre presenta due saggi inediti di Jea

In porta, perché la vita è un grande gioco di squadra

“ In porta”   è un   fumetto sportivo per ragazze e ragazzi dai nove anni in sù, pubblicato dalla neonata casa editrice indipendente  Centometri edizioni , casa editrice che si propone di mettere in discussione gli stereotipi sociali e relativi alla disabilità attraverso i libri e lo sport. In particolare, questo volume molto curato nei dettagli tratta importanti tematiche di inclusione che partono dalla stessa figura della protagonista, Emily, una ragazzina italo-cinese molto competente e abile nel calcio, ma poco propensa alle relazioni sociali soprattutto a seguito di un grave lutto non famiglia non elaborato e con forti ripercussioni psico-somatiche. Aspetto del suo carattere che migliorerà appunto entrando finalmente in una squadra di calcio capace di accoglierla.  Il tema della diversità viene quindi trattato da diversi punti di vista e prospettive, innanzitutto quella di genere, che porta con sé la domanda “può una ragazzina giocare con profitto in una squadra di calcio o si

Ipazia, il seme del dubbio

  Alessandria d’Egitto 415 d. C. Due forze che si scontrano: politeismo e monoteismo o meglio gli “elleni" - conosciuti in senso dispregiativo come pagani - e i cristiani. Anzi , ancora meglio, inizio con l’imperatore Teodosio dell’unificazione dell’Impero romano sotto il credo cristiano. Fine del politeismo, fine della libertà di culto, distruzione di antichi templi, statue, oggetti sacri con l’accusa di falsi idoli. Idolatria, iconoclastia. Religioni che un tempo potevano convivere pacificamente, ellenismo, cristianesimo, ebraismo, ora non lo possono più. L’Impero romano si sgretola sotto la pressione esterna dei popoli barbari. Solo la religione può tenere unito il popolo, solo la paura nei confronti di un nemico comune. Ipazia, scienziata e filosofa neoplatonica, non si schiera con l’una o l’altra religione, ma con la libertà dì’’espressione che è poi anche libertà di culto. Solo così si può sconfiggere la paura: attraverso la conoscenza della realtà che ci circonda.

Albert Einstein e Marie Curie, esempi non solo di grandi scienziati ma di grande umanità

  Albert Einstein e Marie Curie ebbero la fortuna di incontrarsi e di essere amici nei duri anni tra le due guerre mondiali. Grazie alla potenza dell’immaginazione entrambi, ognuno nel loro campo, d anno una svolta alle scoperte scientifiche   del loro tempo. Anticonformisti nella scienza, c osì come nella vita.  Entrambi, in modi diversi ne pagano le conseguenze. Einstein lascia la sua prima moglie Mileva Marić, che secondo alcuni studiosi avrebbe contribuito, senza peraltro che lui la riconoscesse, alla stesura della teoria della relatività. La moglie di Einstein, anch’essa scienziata, ma troppo frustrata dalla vita che - tra maternità e l’essere donna - non le ha permesso di emergere nel maschile campo della fisica, accetta la separazione ma gli mette i figli contro, impedendogli di essere il padre che lui vorrebbe essere. Marie Curie, nonostante un Nobel alle spalle e l’importanza delle sue scoperta in ambito chimico che la porteranno ad ottenere un secondo Nobel solo pochi anni