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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

In porta, perché la vita è un grande gioco di squadra

“ In porta”   è un   fumetto sportivo per ragazze e ragazzi dai nove anni in sù, pubblicato dalla neonata casa editrice indipendente  Centometri edizioni , casa editrice che si propone di mettere in discussione gli stereotipi sociali e relativi alla disabilità attraverso i libri e lo sport. In particolare, questo volume molto curato nei dettagli tratta importanti tematiche di inclusione che partono dalla stessa figura della protagonista, Emily, una ragazzina italo-cinese molto competente e abile nel calcio, ma poco propensa alle relazioni sociali soprattutto a seguito di un grave lutto non famiglia non elaborato e con forti ripercussioni psico-somatiche. Aspetto del suo carattere che migliorerà appunto entrando finalmente in una squadra di calcio capace di accoglierla.  Il tema della diversità viene quindi trattato da diversi punti di vista e prospettive, innanzitutto quella di genere, che porta con sé la domanda “può una ragazzina giocare con profitto in una squadra di calcio o si

Cosa mi dice il mare, recensione e domanda all'autrice Lorenza Stroppa

Ho sempre collegato il concetto di madre alla terra, la Madre Terra, dal latino mater, materia, qualcosa di terreno e ctonio, contrapposto al cielo. In questo libro per la prima volta ho visto il mare nella madre, senza la “d” che ha perduto nell’acqua insieme alla millenaria dicotomia che solo la terra ha col cielo. Effettivamente nell’orizzonte marino tutto si fonde, e diventa difficile distinguere il blu del cielo da quello del mare.  “Ci sono due parole che hanno il mare dentro, colmare e calmare. Lo sai perché?” “Perché il mare calma l’animo e colma e riallinea lo spirito...” E’ da un po’ che non leggevo un libro così. Così  intenso, graffiante, intimo, come piacciono a me insomma… Ci troviamo di fronte ad un POV duplice, quasi un dialogo muto tra madre e figlio, o meglio un epistolario. Un intreccio in cui  non c’è contrapposizione, non c’è dualismo tra maschile e femminile o adulto e bambino: i generi sono fluidi non sono importanti, così come i ruoli standardizzati che perdono