Intervista a Francesca Leoneschi e Jacopo Bruno, sul loro bellissimo libro illustrato “Inseparabili”. Una storia che fa bene al cuore, di qualsiasi colore esso sia. Una storia che parla di seconde opportunità, di sentimenti autentici, di quelli che hanno attraversato il dolore per rinascere.
1. Come è nata l'idea di
scegliere un polpo come protagonista?
Sai, forse qualcuno si aspetta
che la scelta del polpo come protagonista sia dovuta al fatto che è una
creatura sensibile e intelligente. In realtà questo è venuto dopo. L’idea è
nata una domenica di agosto, mentre navigavamo con i nostri carissimi amici sul
nostro gozzo Alina. Eravamo alla ricerca di un personaggio e, un po’ per
scherzo, è venuta fuori l’idea del polpo. Un secondo dopo, guardandoci, io e
Iacopo avevamo capito che l’avevamo trovato. È un essere incredibilmente
affascinante, e il documentario Un amico in fondo al mare ci aveva
profondamente incantati. E poi l’inchiostro delle seppie, le mante che oscurano
la superficie con le loro grandi ali… insomma, il mondo marino era perfetto per
la nostra storia.
2. Le vicende di Ichi dove
nascono? Mi piace pensarle in riva al mare d'invero…
Come dicevamo prima, l’idea è
nata in piena estate, sul mare. Ma la storia l’abbiamo scritta in inverno, tra
le montagne severe delle Dolomiti. È stato un contrasto importante, il mare
immaginato mentre eravamo lontani dall’acqua, circondati dal silenzio e dal
freddo.
3. L'ambientazione marina ha una valenza anche simbolica e nello specifico
alcuni elementi come la chela rossa e l'Abisso?
Assolutamente sì. Il mare rappresenta tutto ciò che non emerge subito. L’Abisso è il luogo delle paure più profonde, del ma anche della trasformazione. La Morte, nel nostro libro, è una creatura marina con una grande chela rossa, una sorta di falce trasportata negli abissi che però non è solo tagliente, ma anche bella e ricca di decorazioni. È qualcosa che può fare male, ma che rende questa creatura unica. Nulla, è solo decorativo nel nostro libro. Le decorazioni sono stratificazioni di un tempo trascorso negli abissi, Lucy ad esempio poco a poco si integra e cura la sua lacerazione adornandola al suo interno con coralli, anemoni e piccoli granchietti bianchi.
4. L'amicizia è più importante dell'amore?
Non credo sia una questione di importanza, ma di forma. L’amicizia, in questa storia, è una forma di amore molto pura. non chiede, non possiede, non pretende. Nel nostro libro l’amicizia accetta la diversità ed è proprio l’amicizia a salvare. Abbiamo anche inserito all’inizio una frase di Shakespeare molto forte, quasi violenta. Per noi l’amicizia è questo, qualcosa di arpionato all’anima, che qualunque cosa accada intorno, resta. Sempre.
5. Un cuore morto può
ancora amare? Se sì, come?
Sì, pensiamo che possa farlo.
Anche un cuore spento può amare, ma in modo diverso. Forse con paura, con
esitazione. Ma proprio per questo, forse, in modo ancora più autentico. Lucy
incarna questa possibilità, amare nonostante il dolore, nonostante la perdita.
6. Esiste l'anima
gemella?
Più che un’unica anima gemella,
crediamo esistano anime che si riconoscono. Incontri che avvengono nel momento
giusto, anche in luoghi impossibili come l’Abisso. Ichi e Lucy sono proprio
questo.

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