Passa ai contenuti principali

LE IMPERFETTE

"Pensò a tutte le bugie che gli aveva raccontato, bugie innocue che erano il tappeto di quell’educazione sentimentale che metteva a tacere i bambini, quasi non esistessero. Non si era fermata a ragionare un solo istante, davanti a quegli occhi pervasi di malinconia, aveva inseguito i propri bisogni e desideri. Non era stata attenta. Aveva la sensazione precisa di aver fuggito costantemente i propri figli, come se la giornata fosse un appuntamento continuo, tanto poi la sera le bastava saperli nei loro letti, al sicuro e addormentati, muti, senza richieste.”




Già solo quella mezz’ora in più per finire di leggere il libro di Federica De Paolis, LE IMPERFETTE, sono stata sballottata dai miei figli che più mi vedevano presa dalla suspance finale del libro più cercavano la miaattenzione con le richieste più disparate.
 
Figuriamoci il resto.
 
Uno spostamento costante del centro della mia esistenza che non tornerà mai più ad essere mia, almeno non solo mia. 
 
Se ti stai chiedendo cosa vuol dire essere oggi mamma, moglie e donna e come tenere insieme questi aspetti, questo libro fa per te. Un ritratto della condizione femminile di oggi senza tanto clamore, né denuncia, solo la nuda realtà… con un “pizzico” di tensione in più che non guasta in un libro.
 
Per quanto l’amore di Anna, la protagonista del romanzo, verso i propri figli sia oblativo, assoluto e assolutizzante lei si trova ad essere dilaniata, e attenzione il termine è voluto - non si tratta di cercare un equilibrio -  tra i propri bisogni (ebbene sì, quelli primari) e la famiglia.
 
Tuttavia, quando i nodi vengono al pettine e si va a vedere da che parte deve stare l’ago della bilancia, è evidente che in realtà non si è mai mosso dai suoi figli. Soprattutto quando si tratta della loro incolumità tanto fisica quanto morale.
Per quanto possa essere intimamente necessaria una via di fuga, la voglia di “eclissarsi, perdersi.. dimenticandosi di tutto e tutti”, per quanto la paura dell’imperfezione, dell’inadeguatezza di fronte al compito dell’educazione possa travolgerci, annebbiarci la vista, una certezza resta, o anzi mi auguro resti sempre: e si chiama responsabilità.
 
Sarebbe molto bello se tale responsabilità venisse effettivamente condivisa e suddivisa in parti uguali, spalmata equamente su entrambi i genitori, entrambi i sessi, entrambi i generi o trans-generi che siano.


“Dal punto di vista delle sensazioni fisiche era certa che l’amore e la morte fossero lo stesso tipo d’iniezione; ne conseguivano stati diversi, ma il risultato era il medesimo: la perdita di se stessa.”
 
“Non sono le donne ad essere imperfette, ma le persone, gli esseri umani… E lei dovrebbe essere più clemente con se stessa, accogliere le sue imperfezioni invece di demonizzarle.”

 

Commenti

  1. Bisognerebbe fare più letture di questo tipo

    RispondiElimina
  2. Ciao! Sono una nuova iscritta! :)
    Sembra davvero una lettura intensa ed interessante! Sono sicura che valga la pena leggerlo!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La serie di Teresa Battaglia, una commissaria contro gli stereotipi

Mentre ce ne stiamo a rimirare i fiori, c’è qualcuno che sta attraversando l’inferno. Fiori sopra l’inferno   è il titolo del primo dei quattro libri della serie di Teresa Battaglia scritta dall’autrice friulana Ilaria Tuti e cela l’haiku del poeta giapponese Kobayashi Issa. Non scordare: noi camminiamo sopra l’inferno,  guardando i fiori. E questo qualcuno, che ha attraversato l’inferno, e’ l’assassino. O l’assassina. Sempre seriale. La capacità empatica di sentire il dolore nel male, mi ha fatto apprezzare il commissario Battaglia, anzi la commissaria, che è una donna e una madre anche senza avere figli biologici, per la sua innata compassione nei confronti della vita quando inerme.  Questa capacità che è poi la chiave della sensibilità, mette in crisi i confini classici del bene e del male, mostrando come a volte chi è carnefice è in primo luogo vittima. Vittima di violenza assistita o vissuta sin dall’infanzia. Questo non vuol dire che la violenza è giustificata, anzi, s

Fiori di Kabul, quando un fiore cresce nella polvere

  “Sei un fiore prezioso, e i fiori preziosi non possono crescere nella polvere.” La mamma lo ripete spesso a Maryam nella polverosa Kabul, mentre tutti gli altri cercano in ogni modo di non farla sbocciare. Tutti gli altri a cominciare da suo padre, che le impedisce di imparare ad andare in bicicletta, perché “è una cosa che offende l’Islam”, se ci vanno le femmine. Ma non proprio tutti, perché c’è suo fratello che è un uomo buono, come anche il suo allenatore, e la sua migliore amica, Samira. Lei è hazara e Maryam pashtun: sono entrambe due fiori bellissimi.  “Non sapevo se fossi davvero preziosa, ma mi piaceva l’idea di essere un fiore.  Magari in un’altra vita lo ero stata veramente, un fiore che cresceva là sulla montagne, era possibile, e forse era per questo che ogni giorno desideravo essere lassù.” Montagna, senso di libertà, il vento tra i capelli e Maryam che pedala verso il suo destino con il cuore che le batte all’impazzata. Oggi, per noi in Italia, o comunque in Occid

Tre albi illustrati per la "Giornata mondiale della gentilezza"

  Lo sapevate che la “Giornata mondiale della Gentilezza” è nata in Giappone?   Nello specifico, questa giornata nasce a Tokio nel 1988 con il World Kindness Movement, e presto si è diffusa in tutto il mondo. Sembra semplice, perché la gentilezza è la semplicità di un gesto fatto con dolcezza e rispetto, di un sorriso, di una carezza. Ma poi nei fatti non è affatto così semplice essere gentili.  Nella quotidianità, purtroppo, lo stress e la tecnologia non fanno che alimentare relazioni basate sulla poca attenzione e l’aggressività, anche e forse soprattutto da parte degli adulti nei confronti delle bambini e bambine che a loro volta le perpetuano a scapito degli altri bambini. La gentilezza è un esercizio di attenzione che ci rende migliori e quindi dovrebbe essere celebrata tutti i giorni, magari e perché no anche attraverso dei meravigliosi albi illustrati da leggere insieme. Ecco quelli che vi propongo oggi, a partire da destra potete vedere: Il piccolo libro della gentile