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"Io sono la mela. Una storia di Saffo", recensione con intervista all'autrice Beatrice Masini

Io sono la mela. Una storia di Saffo non è un libro nel senso proprio del termine, piuttosto è un prezioso taccuino che emana poesia da tutte le porosità della speciale carta naturale, materica , di cui è fatto. Un volume quindi da assaporare con tutti e cinque i sensi, dal tatto alla vista, perché aprendolo e sfogliandolo non si può non venire travolti dalla sua consistenza, dal suo odore. Profuma di buono, incanta la vista con le illustrazioni della pluripremiata artista Pia Valentinis, e soddisfa anche l’udito perché la poesia è musica. Quando si parla di poesia nell’antica Grecia, viene subito in mente la poesia accompagnata dalla lyra , antico strumento greco associato al culto di Apollo, inseparabile dal canto del poeta. E’ proprio questo nesso inscindibile tra suono e parola, che ha dato luogo all’espressione “poesia lirica”. In Saffo (Σαπφώ) , tale legame lirico tra musica e poesia diviene ancora più forte.  Di quel poco che si sa di colei che viene definita la prima p

Dante: alcune proposte divine per i bambini

  Il 2021 è l'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna, suo luogo d’esilio, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321. Quest’anno, quindi, proprio per questa ricorrenza sono uscite tantissime proposte davvero interessanti, oltretutto adatte a tutte le età. L’inferno spiegato male  Un libro game, abbastanza irriverente, del tutto divertente. Adatto ai bambini dai nove anni, permette di far conoscere l’ Inferno di Dante a tutti, in un modo nuovo e praticamente giocando. Ci sono alcuni termini molto attuali con riferimenti a Google ad esempio e alcune espressioni più gergali che personalmente preferirei non presentare a i bambini- L’ho letto anche io con grande piacere. L'incredibile diario segreto di Dante Ottimo approccio a Dante, alla sua vita e alla sua opera. Come sempre i disegni di Maria Gianola non deludono e i bambini dai sei anni ne saranno conquistati. Inferno, Purgatorio e Paradiso Una trilogia per ragazzi che rich

Sembrava bellezza, e forse lo era

Bam, bam, bam quando un libro bussa prepotentemente alle porte dell’inconscio collettivo. E parlando di se’ la scrittrice parla anche di te, o almeno di me.  Questo perché esiste una ragazza trasversale. Un’idea di ragazza che abbiamo rappresentato tutte.  L’esclusa, brutta, deforme, grassa, cattiva, lesa, quella facile (e non peggio: la puttana). L'eterna adolescente. E sono una che non ama le autobiografie, ma in questo caso (a parte il fatto che questo libro mi ha chiamata insistentemente) sono costretta a ricredermi. Anche perché, forse, non lo è. Semplicemente perchè non può esistere una storia personale, di una sola donna, che non appartenga in qualche modo anche alle altre. Quindi continua fusione tra l'Io e il Tu. Il sospetto che l'Io sia migliore del Tu. Sospetto evidentemente infondato, così come la sottile differenza tra intelligenza e stupidità, bene e male, vero e falso. Vanificazione di ogni dualismo. Quando e’ che l’intelligenza diventa cattiveria, secondo v

L’estate che ho dentro, con intervista all'autrice Viviana Maccarini

Team mummia o zombie? Tranquilli, non si tratta di un libro horror, ma L'estate che ho dentro è un romanzo di formazione, uno young adoult, in cui la protagonista ha il volto bendato.  Nina ha 16 anni e ha subito un grave incidente in motorino, che le ha provocato gravi lesioni in viso. Tuttavia, l’autrice non ci lascia molte indicazioni sul suo aspetto, anche prima dell’incidente. Lei viene innanzitutto descritta come “normale”. In realtà vede se stessa nel riflesso del volto della propria madre che è bellissima e di cui lei è un po’ invidiosa, gelosa. Ovviamente la madre non lo sa, o non vuole saperlo. In realtà è un personaggio innocuo, ne’ buono ne’ cattivo genitore.  Il vero riferimento qui però e’ il padre. Devi scendere a patti col padre quando hai perso tutto, e non riconosci te stessa, il tuo volto, devi ricordarti del volto del padre. Recupero di un rapporto mai avuto col padre artista, cileno, che vive in un camper. Un’estate di avventura, nuove amicizie, nuove

L'avventura più bella?! E' quella che facciamo insieme

Siete pronte e pronti per la prossima avventura? Non te la possono raccontare, Non la puoi leggere, Ma la devi vivere! Perché no? prendendo spunto dai libri, almeno noi facciamo così ! E voi?! Oltre alla cariola, ecco come siamo equipaggiati: Il manuale delle 50 avventure da vivere prima dei 13 anni in vacanza Come funziona? Le avventure sono numerate e possono essere scelte a piacimento in base ai propri gusti quando più si ha voglia di farle. Si tratta di esplorare, divertirsi, avere coraggio  e perchè no anche fare delle figuracce. Perchè l'obiettivo finale è ridere il più possibile! La cosa che ci ha più colpito è la parte dedicata ai grandi del passato sempre preceduta dalla dicitura "hic sunt leones", "qui ci sono i leoni" frase latina che veniva scritta sulle antiche carte geografiche nelle zone ancora da esplorare. Un esempio? Nell'avventura dedicata all'immancabile "battaglia coi gavettoni" per un'estate che dir si vogli

L'amore im-perfetto, recensione e con intervista all'autrice Nunzia Volpe

Non fatevi ingannare dalla foto romantica e piena d’amore, perché  questo libro  e’ un pugno allo stomaco. Di vero ci sono solo le spine, E la crepa sul muro. Immaginatevi la crepa che continua ad avanzare, estendendosi su tutto il muro, come  la violenza domestica, o meglio la violenza assistita. La violenza subita da una bambina che assiste alla disintegrazione fisica e psichica della propria madre. E tutto va in frantumi. Il libro l’ho letto tutto d’un fiato perché è scritto in maniera molto scorrevole, ho pianto, mi sono arrabbiata, sul finale ho fatto fatica a continuare, perché non sono riuscita a trovare salvezza per i personaggi coinvolti. Tantomeno per la protagonista, Sofia. Certo, libri come questo sono importanti, così come è importante parlarne, superare la barriera d'omertà che avvolge queste tematiche delicate, ma forse, per quanto mi riguarda preferisco quando vengono trattate in maniera simbolica. E soprattutto quando vi è redenzione e tali libri hanno funzione cat

Ipazia, il seme del dubbio

  Alessandria d’Egitto 415 d. C. Due forze che si scontrano: politeismo e monoteismo o meglio gli “elleni" - conosciuti in senso dispregiativo come pagani - e i cristiani. Anzi , ancora meglio, inizio con l’imperatore Teodosio dell’unificazione dell’Impero romano sotto il credo cristiano. Fine del politeismo, fine della libertà di culto, distruzione di antichi templi, statue, oggetti sacri con l’accusa di falsi idoli. Idolatria, iconoclastia. Religioni che un tempo potevano convivere pacificamente, ellenismo, cristianesimo, ebraismo, ora non lo possono più. L’Impero romano si sgretola sotto la pressione esterna dei popoli barbari. Solo la religione può tenere unito il popolo, solo la paura nei confronti di un nemico comune. Ipazia, scienziata e filosofa neoplatonica, non si schiera con l’una o l’altra religione, ma con la libertà dì’’espressione che è poi anche libertà di culto. Solo così si può sconfiggere la paura: attraverso la conoscenza della realtà che ci circonda.