Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta protagonista femminile

“Uno spazio senza tempo” : storia di un’adolescente, intervista all’autrice Allegra Giulia Perboni

"Senza sapere esattamente cosa andrà a fare, inconsapevole di un talento che ha radici profonde, lascia che le mani si mettano in moto mentre s’immerge in quel regno magico. Cucinare la diverte: l’attesa non le pesa, quello è uno spazio senza tempo impregnato di odore buono." Questo libro,  Uno spazio senza tempo,  è uno di quelli da leggere tutto d’un fiato, almeno per quanto mi riguarda tocca tutte quelle tematiche che fanno risuonare le mie corde. E mi ricorda un pochino la mia di adolescenza, facendomi immedesimare nella protagonista.   I forti legami famigliari, in partico lare con i nonni paterni, un’infanzia felice forse troppo. Quasi protetta da una bolla in cui tutto va sempre bene, troppo bene. In cui c’è tantissimo amore e rispetto. E poi arriva come uno schiaffo il confronto con la realtà, quella vera, quella ad esempio di una città come Milano che, come un dito di un bambino nella bolla di sapone, fa esplodere questa parvenza di felicità. E allora ci si ritr

Le anime di Leggendra, intervista all'autrice Melania Fusconi

1. La protagonista del tuo romanzo Le anime di Leggendra . I cimeli ancestrali è una giovane ragazza di nome Alhena. Il fatto che il personaggio principale sia femminile è importante per te? È importantissimo! Ho scelto un personaggio femminile perché credo fermamente che le donne abbiano una grandissima forza interiore. La mia Alhena rappresenta tutta la determinazione che possiede una giovane donna, è in quell’età in cui è pronta a spiccare il volo verso la propria strada che la porterà a diventare una grande donna. 2. Alhena, sin dalle prime pagine, si ribella al ruolo assegnatole dalla società del Villaggio Celato in cui vive. Un ruolo strettamente legato al genere, per cui in quanto donna è giusto per lei fare determinate cose piuttosto che altre. Quando hai creato la tua protagonista avevi in mente dei valori specifici da trasmettere alle tue lettrici e ai tuoi lettori? Come ho risposto poco fa, volevo che chi leggesse sapesse che comunque e sempre siamo noi stesse/i a decidere

LA FIDANZATA D’AMERICA

“Sembri Penelope” le disse un giorno Nicola. Ma la sua terra di pietra (“tutti sassi” dicevano gli anziani) non era Itaca e Bettuccio non era re ma un emigrante in cerca di pane e lavoro. La povertà di un’Italia meridionale post bellica, degli anni ’20, dove chi non ha né arte né parte e magari è orfano di padre e nipote di briganti, nonostante si dia da fare come sarto e sappia usare l’abilità delle mani è costretto ad emigrare in America. Ma questa non è la storia di Bettuccio, emigrante-brigante appunto, ma della sua fidanzata. Ada, bellissima con la sua treccia corvina di capelli morbidi e setosi, i suoi occhi verdi con lo “sguardo svagato di castagna acerba” e il suo portamento elegante che aveva attratto Bettuccio sì, ma anche altri pretendenti. Assieme certo alla gelosia della "matrigna", e delle zie e le altre donne del villaggio, molto meno belle ed eleganti e per questo maligne. Intente a renderle la vita insopportabile e a farle agognare la fuga verso un par

LA BAMBINA CHE AVEVA PAROLE, intervista all'autrice Maria Grazia Anatra

"...e la regina pensa la giostra di legno e la giostra fa girare i bambini dalle guance rosse che ridono al freddo autunno." In questi giorni ho fatto tanti post su libri di Natale con i miei bimbi felici che leggono. Ma, proprio in questi giorni credo che il pensiero debba andare a quelle bimbe e a quei bimbi che felici non sono. Per questo vi presento La bambina che aveva parole , che tratta il difficile e terribile tema della violenza assistita con una delicatezza assoluta. Penso che tutti gli adulti che si occupano delle bambine e dei bambini, tutti gli educatori  e le educatrici, gli insegnanti e i genitori possano trovare un prezioso aiuto in questo libro per arrivare al cuore dei bimbi che più ne hanno bisogno. Magari anche solo facendogli ascoltare una fiaba che sappia aiutarli a dare un nome a quello che gli sta succedendo. Potete trovare di seguito l’intervista alla fantastica autrice Maria Grazia Anatra, che ringrazio di cuore. 1. Puoi raccontarci qualc

Intervista a Martina Pellegrini, MIMebù

L’intervista è incentrata sul ruolo e la potenzialità che hanno le immagini o le illustrazioni nelle diverse pubblicazioni letterarie rivolte alla prima infanzia, quindi alla fascia d’età dei bambini che va dai due ai sei anni. Nella convinzione che la lettura e, nello specifico la lettura correlata da immagini, sia fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini di tale fascia d’età - considerata unanimemente dai ricercatori a partire da Piaget e Bruner  “periodo della padronanza dei simboli”- , si prendono in considerazione i seguenti ambiti letterari: pubblicazioni sul mito, le fiabe, gli albi illustrati e le pubblicazioni scientifiche.  Nello specifico, si vuole indagare quanto sia importante la scelta delle immagini per veicolare determinati valori, primo fra tutti quello della differenza sia di genere sia etnica.  Le domande di seguito elencate sono quindi relative al mio progetto di tesi “Leggere al contrario: la potenzialità delle immagini nell’apprendimento inclusivo” in

LE DONNE DI DRACULA E IL MITO DEL SANGUE

“Non ho saputo resistere alla tentazione di prendermi un po' gioco di lui, suppongo sia un avanzo di sapore della mela originale che ancora ci portiamo in bocca, così gli ho offerto il mio diario stenografato.” Un classico senza tempo che, al di là del successo mediatico che dalla sua prima stesura nel 1897 l’ha visto protagonista di infiniti retelling prima in campo letterario e poi in campo cinematografico, resta per sempre la pietra miliare del romanzo gotico.   Una lettura che mi ha raggelato, entusiasmato,  incantato, ma anche lasciato con qualche domanda esistenziale relativa al rapporto di Bram Stoker con le donne. Domande, che devo dire questa volta sono state alimentate e in parte anche risposte dalla sapiente curatela di Franco Pezzini di questa meravigliosa edizione illustrata. Prima di addentrarmi nel tema del femminile  in “ Dracula ”, volevo fare una piccola precisazione. Uno degli aspetti su cui si concentra il curatore è proprio il fatto che i numerosi retelling