Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta parità di genere

Narrating Equality, un premio per educare alla parità

Cara Maria Grazia, ho il piacere di intervistarti di nuovo sul mio blog, dopo l’uscita del tuo “ La bambina che aveva parole ”, questa volta sul premio “ Narrating Equality ” da te ideato.   1. Puoi raccontarci qualcosa di più del premio, come è nata l’idea? L’idea del premio è nata dalla sottoscritta nel 2011 circa. Poiché mi occupavo di promozione alla lettura per la Casa editrice Piemme, attraverso corsi di aggiornamento per insegnanti, il mondo della letteratura per l’infanzia era qualcosa di familiare per me. Tuttavia al tempo pochissimi testi, almeno in Italia, accoglievano un chiaro messaggio di contrasto agli stereotipi di genere soprattutto per la fascia dei piccoli (3-8 anni). Il Premio sin dall’inizio ha avuto questo chiaro obiettivo: selezionare e pubblicare storie libere da stereotipi di genere per poi farle diventare strumenti da utilizzare in contesti scolastici, attraverso laboratori tematici. Sino al 2017 il premio si è chiamato Narrare la parità , ma dalla quinta ediz

Io sono una sirena: educare alla parità con libri d'altro genere

Il semplice quanto geniale espediente narrativo di invertire gli aggettivi caratterizzanti i protagonisti delle fiabe tradizionali, permette di riflettere su quanto gli stereotipi siano ormai talmente radicati nel nostro modo di pensare da farci credere che siano la realtà.  In Fiabe d’altro genere , un libro illustrato dall’artista Karrie Fransman che rende quest’opera un vero gioiello, e scritto a quattro mani con il marito Jonathan Plackett, gli autori si divertono ad invertire i generi dei personaggi delle storie. Il libro, come spiegano gli autori, nasce quasi per un gioco e diventa serio quando hanno una figlia e vogliono che “cresca in un mondo in cui le bambine possono essere forti e i bambini possono esprimere la loro vulnerabilità senza rabbia.” Questo non vuole dire che le fiabe tradizionali non debbano più essere narrate. Semplicemente da sempre la materia orale di cui sono fatte le storie, le rende particolarmente duttili e malleabili ai cambiamenti. Adattabili alle epoche

Una felicità semplice

  Chi sono i nostri vicini? Chi è che vive nella casa di fronte?  Il tema della “finestra di fronte” e’ molto presente nel cinema d’autore. A partire dal noto film di Hitchcock, al film di Ozpetek, all’ultimissimo film uscito su Netflix “La donna alla finestra” (a mio avviso di dubbia qualità rispetto agli altri due), la domanda circa l’esistenza e la vita vera dei nostri vicini genera da sempre, in modi diversi, una certa curiosità.  A prescindere da qualsiasi attenzione morbosa, tensione, tradimento, violenza, ma guardando piuttosto alla possibile attrazione reciproca tra persone che vivono vicine, Sara Rattaro con una penna meravigliosa, capace di tenerti attaccata alle pagine,  riprende questo tema e lo sviluppa in maniera elegante all’insegna della leggerezza. La felicità sta nelle piccole cose: è la possibilità di innamorarsi sempre e di nuovo, innanzitutto di se stessi e perché no di un vicino di casa mai notato prima. Ancora di salvataggio della propria solitudine, dell’incapa

IL MIO PAPA’ E’ FANTASTICO

E’ da un po' di giorni che stavo pensando a raccogliere i libri per preparare un post per la festa del papà, e ho sviluppato una riflessione che volevo condividere con voi. “Quanto è cambiata la figura del papà da una generazione all’altra?” Se penso a mio padre e a mio marito, il padre dei miei figli, la differenza è sostanziale. Provo a sciogliere questa idea attraverso i libri che ho scelto e che potete vedere in foto. Inizio da “ Splendi come vita ” di Maria Grazia Calandrone. In realtà questo libro tratta del rapporto madre-figlia, ma c’è un intero capitolo dedicato al Padre.  Che anzi rappresenta l’unica certezza. Anche se adottivo, perché è adottivo. “Padre mi dà uno schiaffo, perché attraversando  Piazza Ragusa, gli dico Che, sei scemo?  E’ il primo schiaffo della mia vita, il secondo e  ultimo me lo darà il padre dei miei figli, tante vite  dopo nella stessa vita.” Parlando padri adottivi come si può non pensare a “ Papà Gambalunga ” di Jean Webster del 1

BIOGRAFIE ILLUSTRATE: David Bowie, contro gli stereotipi di genere nell'apprendimento

Nelle ricerche svolte in Italia a partire dal lavoro di Irene Biemmi sulla presenza di stereotipi di genere nei libri di testo scolastici destinati alla scuola primaria è evidente come, nonostante lo svilupparsi di una consapevolezza circa l’importanza dell’editoria scolastica nel lavoro di prevenzione delle disuguaglianze e della violenza di genere, sia ancora molto lunga la strada da percorrere.  Già dal 2000 l’Italia ha aderito al codice europeo POLITE  (Pari Opportunità nei Libri di TEsto), ad oggi l’esperienza di ricerca e di intervento per la parità di genere nel sistema formativo più capillare realizzata nel nostro paese, tuttavia nei libri di testo lo spazio concesso ai due generi e il modo in cui vengono rappresentati è evidentemente sbilanciato. Mentre il genere maschile è molto più presente tanto nella parte scritta quanto nelle immagini che la accompagnano nel ruolo di protagonista, il genere femminile è spesso secondario.  Inoltre, in tali testi, il genere maschile è più

I tuoi sogni sono stelle, intervista a Sara Franci

Quando guardate le stelle cadenti esprimete un desiderio?⁣ Una delle cose più belle che ho imparato dalle fiabe, in questo caso da Cenerentola, e’ che i sogni sono desideri di felicità. E quindi sì, i sogni sono stelle e ogni bambino ne dovrebbe avere a migliaia quante sono le stelle nel cielo.⁣ ⁣ Questo albo illustrato e’ un inno coloratissimo a credere nei propri sogni, attraverso un’alternanza armonica di immagini e parole.⁣ ⁣ Posso fare un’unica osservazione, oltretutto attenzione perché proviene da Dafne, relativa a un’incongruenza nel testo.⁣ Ad esempio tra i sogni relativi a cosa si vuole fare da grandi  una bimba nella giungla e’ accompagnata dal seguente testo “ farò l’esploratore”, Dafne si è stupita molto dicendomi: “ma non è un’esploratrice?”⁣ ⁣ Questa cosa mi ha colpita e volevo chiedere all’autrice Sara Franci se è voluto, magari mostrando nello iato tra immagine e parole la parità di genere o se è stato un impedimento della lingua italiana, o entrambe le cose! Ed ecco qu

LA BAMBINA CHE AVEVA PAROLE, intervista all'autrice Maria Grazia Anatra

"...e la regina pensa la giostra di legno e la giostra fa girare i bambini dalle guance rosse che ridono al freddo autunno." In questi giorni ho fatto tanti post su libri di Natale con i miei bimbi felici che leggono. Ma, proprio in questi giorni credo che il pensiero debba andare a quelle bimbe e a quei bimbi che felici non sono. Per questo vi presento La bambina che aveva parole , che tratta il difficile e terribile tema della violenza assistita con una delicatezza assoluta. Penso che tutti gli adulti che si occupano delle bambine e dei bambini, tutti gli educatori  e le educatrici, gli insegnanti e i genitori possano trovare un prezioso aiuto in questo libro per arrivare al cuore dei bimbi che più ne hanno bisogno. Magari anche solo facendogli ascoltare una fiaba che sappia aiutarli a dare un nome a quello che gli sta succedendo. Potete trovare di seguito l’intervista alla fantastica autrice Maria Grazia Anatra, che ringrazio di cuore. 1. Puoi raccontarci qualc