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Leggere per leggere, recensione e intervista a Rachele Bindi

Leggere per leggere e’ un libro che sostiene con fermezza la necessità non tanto di leggere, ma di leggere libri di qualità. E questo vale a tutte le età. Infatti parte dal presupposto secondo il quale non basta che i ragazzi leggano, ma che leggano libri “selezionati”. Neanche per i giovani può e deve valere la frase “basta che leggano”, come invece spesso avviene quando si propongono a questa fascia d’età, così importante per la formazione di un individuo, libri e saghe ad alta leggibilità, banalizzanti e con personaggi stereotipati.  La parola d’ordine dunque è “selezione” come afferma l’Associazione Hamelin facendo riferimento già a Franz Kafka, il quale, in una lettera a Oskar Pollak del 1904, scrive della necessità che i libri siano per chi li legge come un pugno in testa. “Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?” Libri che abbiano una forza scardinante dunque. E n