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"Portami il girasole impazzito di luce"- dal mito di Clizia alla Clizia (Irma) di Montale

“Portami il girasole impazzito di luce” scrive Montale in una poesia di rara bellezza, su cui in tanti si sono  interrogati circa il significato, soprattutto del “tu ( portami)”. A chi sarebbe rivolta la poesia? Una previsione? Una forma di chiaroveggenza nei confronti della donna di cui si innamorerà almeno 8 anni dopo la pubblicazione di “Ossi di seppia” (1925), in cui compare appunto “Portami il girasole”. Oppure la conferma nella realtà della tanto attesa manifestazione di un ideale. L’ideale della donna pazza d’amore, dal mito di Clizia a Frida Kahlo. Non a caso Irma Brandeis, giovane ebrea americana poliglotta e studiosa di Dante, fu dal poeta chiamata Clizia. La ninfa resa immortale dalle Metamorfosi di Ovidio, sedotta e abbandonata da Apollo, si trasformò nel girasole - fiore, che cambia inclinazione durante il giorno secondo lo spostamento dell’astro nel cielo. “Malgrado una radice la trattenga, sempre si volge lei verso il suo Sole e pur così mutata gli serba amore.” Tra ...