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Visualizzazione dei post con l'etichetta diverse culture

Cinquanta modi per dire pioggia

“ Ma quella notte, mentre se ne stava nel suo letto, Nori sentì che le braci non volevano saperne di spegnersi. La sentiva bruciare nelle viscere, diffondendosi fino alla punta delle dita, alla cima della testa, alla pianta dei piedi. Ricordava quella sensazione. Indomita. Volubile. Pericolosa. La speranza.” A cosa serve la bellezza se non ti senti bella? Se tutta la vita ti hanno fatto credere di essere un “orribile orco impossibile da mostrare alla luce del sole”? Kyoto 1942. Kyoto e’ sempre Kyoto. Anche se la lasci per tanti anni e poi ci ritorni vent’anni dopo. Inizio questo libro  di esordio di Asha Lemmie con altissime aspettative, e sin dalle prime pagine mi assale un’indignazione indicibile nei confronti della chiusura del Giappone postbellico. Un nervoso nei confronti della tradizione, della nonna di sangue reale, delle geishe, dei giardini zen perfetti. E io, amo il Giappone e la sua tradizione millenaria. La chiusura mentale a scapito della diversità, però, non l

Intervista a Martina Pellegrini, MIMebù

L’intervista è incentrata sul ruolo e la potenzialità che hanno le immagini o le illustrazioni nelle diverse pubblicazioni letterarie rivolte alla prima infanzia, quindi alla fascia d’età dei bambini che va dai due ai sei anni. Nella convinzione che la lettura e, nello specifico la lettura correlata da immagini, sia fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei bambini di tale fascia d’età - considerata unanimemente dai ricercatori a partire da Piaget e Bruner  “periodo della padronanza dei simboli”- , si prendono in considerazione i seguenti ambiti letterari: pubblicazioni sul mito, le fiabe, gli albi illustrati e le pubblicazioni scientifiche.  Nello specifico, si vuole indagare quanto sia importante la scelta delle immagini per veicolare determinati valori, primo fra tutti quello della differenza sia di genere sia etnica.  Le domande di seguito elencate sono quindi relative al mio progetto di tesi “Leggere al contrario: la potenzialità delle immagini nell’apprendimento inclusivo” in

MUKASHI MUKASHI

“Ma chi sono gli oni ? Demoni! E il sensu ? Il ventaglio!  E quale piccolo eroe andò a caccia di oni con tanto di sensu ,  come un grande samurai?” "C’era una volta..." in Giappone, ovvero Mukashi Mukashi, è il titolo dell'albo illustrato nato dalla mostra "Le immagini della fantasia" curata da Monica Monachesi nel 2017. Questo albo vede quindi la partecipazione di insigni illustratori ed esperti del settore, che garantiscono un'attenzione che emerge in ognuna delle otto fiabe scelte per rappresentare la ricchezza della cultura del sollevante.  La selezione attinge al patrimonio fiabesco del Giappone nella sua forma più antica, legata alla tradizione orale.  Qui immagini e parole si alternano con ritmo e sonorità rispecchiandosi l'una nell'altra in un'armonia di colori, che ricorda come in un sogno i ciliegi in fiore ricamati sui kimono delle donne giapponesi. I protagonisti delle fiabe giapponese sono creature affascina

IN VIAGGIO CON LE STORIE: L’INDIA DEI BAMBINI

Rispetto a quando ero piccola io, i miei figli penso abbiano accesso ad una molteplicità di fiabe provenienti dal mondo molto più ampia di quanto avessimo a disposizione noi negli anni Novanta. Non c’è molto da stupirsi visto che siamo ormai in piena era globale, tuttavia penso che sia un vantaggio non da poco per le nuove generazioni poter accedere attraverso le fiabe ad altre culture del mondo. Premetto che nella nostra famiglia siamo già abituati a pensare in un’ottica che non è esclusivamente eurocentrica, in quanto mio marito è turco, e quindi i bambini sono bilingui e abituati anche grazie ai loro nonni paterni ad un’altra cultura sin dalla nascita. Tuttavia, la facile fruibilità di testi provenienti da altre tradizioni come la raccolta di fiabe offerta da questo libro intitolato “ L’India dei bambini ” ci permette di viaggiare con i bambini in mondi sconosciuti. Non solo le illustrazioni, come ad esempio il dio Shiva dalla pelle azzurra e le sei braccia, oppure le