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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

ANDRA’ TUTTO BENE: IL RITORNO DELL'ARCOBALENO

“ La vita è come un arcobaleno: ci vuole la pioggia e il sole per vederne i colori. ”  [Detto indiano] “Al di là di chi sia stato il primo a ostentare tale simbolo resta il fatto incontestabile che si presenta come il più adatto a rappresentare un’idea, oggi molto in voga, secondo la quale non ci sarebbe alcuna verità assoluta: tutte le opinioni hanno la medesima dignità e quindi meritevoli di spazio.” [Agenzia Fides, 2008] Sui balconi, sulle finestre, sui davanzali e persino sulle facciate delle nostre case un “sorriso all’incontrario” dai mille colori rallegra il triste passare delle giornate al tempo del coronavirus.  Eh sì, tra le altre, cose l’arcobaleno è stato scelto anche come simbolo per lo slogan “andrà tutto bene” che caratterizza la risposta tutta italiana alla crisi che stiamo vivendo per colpa di questa terribile   pandemia.   Ma cosa rappresenta in realtà l’arcobaleno? E’ un semplice messaggio di speranza, una barriera per escludere e

SE LE TOCCHI CON UN FIORE SONO GUAI

I LIBRI CONTRO GLI STEREOTIPI DI GENERE DI MATILDA EDITRICE Come filosofa amante del mito e del femminismo sono sempre stata "dalla parte delle donne" , come  mamma attenta all'educazione dei propri figli, ho visto che purtoppo nelle nostre scuole ci sono ancora tanti, troppi pregiudizi proprio legati all'identità di genere. Sin dall'asilo, i giochi, i colori, le parole e le azioni sono "da maschi" o "da femmine". Per questo la possibilità di fruire dei libri di  Matilda Editrice , che nasce inizialmente online come spazio  di dialogo e confronto per le mamme ha molta importanza per me. Non a caso, quando nel 2016 diventa una realtà autonoma e indipendente, ha deciso di chiamarsi Matilda, ispirandosi alla protagonista del romanzo di Roald Dahl, un nome che contiene perfettamente   il senso  di questa attività editoriale.  Dice  Donatella Caione , responsabile della Casa Editrice: “ È un nome che parla di letteratura per l'infanzia

LAILA E IL CORONAVIRUS: INTERVISTA ALL'AUTRICE NICOLE VASCOTTO

In pochissimo tempo, per spiegare a sua figlia cosa stava succedendo realmente - in questi giorni strani in cui alla tv non si sente parlar d'altro del rinomato virus corona stufa di sentir parlare di orchi e prodi cavalieri -, una mamma come tante altre, forse un pò più creativa e curiosa, ha pensato ad una storia, una storia semplice e chiara per spiegare ai nostri bambini cosa sta succedendo e soprattutto per spiegare che cos'è questo terribile virus, che ha ben poco a che fare con re e corone.     Nicole, innanzitutto vorrei chiederti di presentarti e dirci qualcosa di te, in particolare  quale e’ la tua professione? Ciao Chiara, intanto ti ringrazio per avermi proposto questa intervista. Io sono Nicole Vascotto, sono mamma della piccola Laila e sono un grafico editoriale. Collaboro con diverse case editrici per le quali realizzo copertine di libri, impaginazioni interne e contenuti per i loro social. Si può dire allora che non sei un medico ne‘ uno scienz

TI HO VOLUTO COSI' BENE

Sono queste le parole che mi ha detto mia nonna, abbracciandomi forte, dopo un diverbio mattutino. Eh sì con i suoi 90 anni, i suoi acciacchi e gli apparecchi acustici è ancora la donna più forte che io conosca e quindi, sì, mi permetto di contraddirla quando vedo che parte per la tangente. Non tutti sono perfetti, e sebbene questa donna rasenti a dir poco la perfezione, ogni tanto se ne va in loop; ad esempio il giorno prima di Pasqua è riuscita a ripetere “pollo e zucchine” quasi più volte di quanto Baby B, mia figlia di neanche un anno e mezzo, riesca a dire mamma in un giorno.  A un certo punto di questo loop culinario l’ho zittita e mandata a riposare…ovviamente non è andata a riposare ma se ne è uscita dalla cucina brontolando qualcosa con aria offesa.  Nel pomeriggio è poi venuta ad abbracciarmi, dicendo che accettava le critiche costruttive e ha aggiunto stringendomi:  “Ti ho voluto così bene. Il primo amore non si scorda mai.” (Sono la sua prima nipote). Questa frase mi

LA STORIA DEL POP-UP

Lo sapevate che i libri pop-up non nascono per far divertire i bambini ma come strumenti didattici in ambito scientifico? Il Mare, Nuinui Books, 2020 Ebbene sì, vista la mia passione per i libri pop-up, ho pensato di documentarmi un po' indagando sul come e sul quando sono nati, sul chi li ha inventati e dove nasce questo  genere di libro incredibilmente divertente e stimolante.  Tra i vari documenti trovati sul web, mi ha colpita il riferimento alla bella mostra intitolata  Pop-up show. La magia dentro i libri , curata da Massimo Missiroli nel contesto della Fiera del libro per bambini di Bologna del 2018.  Pensate che con i suoi 130 libri in esposizione continua a girare per il mondo, fino a poco tempo fa si trovava a Shangai!  La cosa che più mi ha colpito è che i  pop-up non nascono come semplici passatempi per infanti, ma sono libri che hanno una storia piuttosto lunga; pensate che i primi libri tridimensionali o animati risalgono addirittura al Medioevo!

LO STRAPPO E IL DIO DELLE PICCOLE COSE - ARUNDHATI ROY

LO STRAPPO E IL DIO DELLE PICCOLE COSE - ARUNDHATI ROY Non potete immaginare la mia gioia nel trovare in copertina su Internazionale un articolo della mia scrittrice indiana preferita, Arundhati Roy. L’articolo parla di come il Covid-19 rappresenti  per l’India e per i paesi più poveri, in cui milioni di persone vivono in baraccopoli senza assistenza sanitaria una vera e propria catastrofe, e mi ha riportato involontariamente al suo romanzo d'esordio, uno dei libri più belli che io abbia letto negli ultimi tempi:  IL DIO DELLE PICCOLE COSE.  L’ho scoperto trovandolo citato in un romanzo di un’altra autrice internazionale che adoro, un’autrice turca, Elif Shafak, e mi ha colpito tantissimo. Innanzitutto per i diversi livelli temporali che l’autrice indiana riesce a creare, in un rimbalzo coerente tra passato, presente e futuro, e poi per il modo in cui - quasi come nell’eterno ritorno dell’uguale tanto evocato da Nietzsche - tutte le 300 pagine del suo libro riescano a co