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Da “la donna da mangiare” a la donna che mangia: tre libri sul corpo delle donne


“Bellezza e bruttezza sono un miraggio perché gli altri finiscono per vedere la nostra interiorità.”

F. Kahlo 


Mi ci è voluto un po’ di tempo per preparare questa recensione, perché il libro di Giulia Blasi l’ho trovato tanto divulgativo. Ma c’è comunque una parte di me che si è divertita parecchio a leggere Brutta e che ha visto in questo libro un’utile risposta a molti pregiudizi ancora esistenti sul femminismo.


Ebbene, secondo me, l’autrice chiarisce con leggerezza e ironia almeno 3 punti chiave:


1. Nessuna, nessuna, nessuna era femminista perché era brutta e i maschi la schifavano.

2. Il Cazzo Magico non è la bacchetta di Harry Potter.

3. Sei bella se ti senti bella, o meglio tenete a mente l’antica leggenda della Complessata.


Il tema  è quello di noi donne che cerchiamo di prenderci il nostro spazio. Proprio in senso fisico e a prescindere dal nostro aspetto fisico.


Un altro libro che ho letto quest’estate sul tema è lI corpo elettrico di Jennifer Guerra. 

La necessità per la donna di ripartire dalla propria corporeità, di riappropriarsene, a prescindere dal male gaze - lo sguardo maschile -  su come siamo fatte che ormai abbiamo introiettato, quasi facendone un metro di paragone e di valore assoluto e assolutizzante circa tutta la nostra persona e personalità. 

Scrive Laura Mulvey, citata da Guerra:


“In un mondo dominato dallo squilibrio tra i sessi, il piacere del guardare è stato suddiviso tra l’attivo/maschile e il passivo/femminile. Lo sguardo maschile [male gaze] determinante proietta la sua fantasia sulla figura femminile che è stilizzata a piacere. “


Continua Guerra: “Il nostro valore, insomma dipenderebbe esclusivamente dalle attenzioni che lo sguardo maschile ha per noi.”



Per me il migliore libro letto quest’anno in proposito, resta per il momento Le Divoratrici  di Lara Williams. Potete infatti pensare a una “violazione più massiccia di un’adunata di donne impegnate ad appagare i propri appetiti e a occupare spazio?”  - Ovvero noi che ci prendiamo a morsi ciò che ci spetta. 


Vanno bene anche i resti, gli avanzi, tutto quello che capita, anzi meglio. L’importante è stare insieme fra donne e stare bene. Questa è la sorellanza: l’amicizia tra donne.


“Sono stata stuprata.” Consegnai quella confessione al vento, spingendola lontano dalla mia casa, lontano dalle mie amiche. 

[…]

“Va bene così. Lo so che divento strana quando si parla di relazioni, però vedi per me è difficile viverle con naturalezza, All’epoca stavo con questo tizio più grande - non è stato lui ad aggredirmi, ma un altro -solo che era il mio professore. Allora mi sembrava normale, ma ripensandoci oggi mi dico, che cazzo di storia era? Che diavolo aveva in testa? Io ero letteralmente un adolescente.”



Commenti

  1. Servono più libri così, questi argomenti andrebbero affrontato più spesso!

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  2. Concordo con altro commento!ci vorrebbe più libri così

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  3. Anche io non posso fare altro che unirmi agli altri due commenti, ci vorrebbero piú libri cosí.

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  4. Concordo anche io, si dovrebbe parlare più spesso di questo argomento!

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  5. Brutta è un libro che ho letto e apprezzato come sempre quando leggo la Blasi. Di questi ho anche Home body. Bellissimo anche quello

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  6. Un argomento molto importante questo, da trattare più spesso

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  7. Prendersi il proprio spazio ed accettarsi non è sempre semplice. Bella recensione!

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  8. Un argomento che andrebbe affrontato più spesso!

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  9. Sono felice che finalmente si questi temi si stia aprendo un dibattito e l'oninione pubblica si stia sensibilizzando

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  10. Brutta è un libro che vorrei leggere anche io

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  11. Argomenti che bisogna trattare sempre di più a mio parere

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