Passa ai contenuti principali

ANNE DI TETTI VERDI: INTERVISTA A ENRICO DE LUCA

Per la serie “intervista con l’autore” ho l’onore di presentarvi Enrico De Luca.

Vi dico solo che il suo curriculum breve è lungo mezza pagina e quindi mi tocca un po᾽ riassumere… lavora presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell᾽Università della Calabria e si occupa di filologia e metrica sia in ambito letterario sia musicale.
Tra le numerose curatele, oltre alle pubblicazioni più strettamente accademiche, si annoverano nomi di grandi autori come: C. Dickens, J. Webster, K. Jerome, F. H. Burnett, M. R. James, E. De Amicis, L. M. Montgomery, L. M. Alcott, ecc. ecc.

Sono rimasta davvero colpita da alcuni aspetti della sua curatela del romanzo Anne di Tetti Verdi di Lucy Maud Montgomery che vorrei condividere con voi attraverso alcune domande. Di seguito trovate anche le sue interessantissime risposte!

1. Puoi raccontarci qualcosa di più sulla tua passione per Lucy Maud Montgomery? Si può parlare di passione?

Ho iniziato a interessarmi di L. M. Montgomery nel 2006 circa, partendo dalla lettura di Anne of Green Gables, prima in edizione italiana, poi in inglese. Già nel 2008 iniziai a documentarmi meglio sul romanzo e sull᾽autrice canadese, procurandomi biografie, testi critici, edizioni, traduzioni ecc. Dopo aver letto tutto quello che c᾽era da leggere, nel 2017 decisi di rimettere mano alla traduzione italiana di Anne che avevo iniziato nel 2008. considero Montgomery sia un᾽ottima umorista, non può non piacere il suo stile e soprattutto il desiderio di illuminare la vita dei suoi lettori.

2. A tuo avviso è importante per l'autrice la questione femminile rispetto alla sua epoca? Se sì, come si palesa in questa opera letteraria?

Fra le numerose tematiche affrontate da Montgomery in Anne di Tetti Verdi, che è di fatto un romanzo di formazione ambientato negli ultimi decenni del XIX secolo, mi vengono in mente  - oltre al razzismo nei confronti degli immigrati (che in quel periodo in Canada eravamo proprio noi, gli italiani!) e alla religione - , quei temi più peculiari del femminismo dell'epoca, come l'istruzione della donna, la sua autonomia e indipendenza, il diritto di voto, il fatto che dovesse e potesse aspirare a ruoli sociali che le venivano ancora in parte interdetti ecc. ecc.

3. Il romanzo Anne di Tetti Verdi è considerato un libro per ragazzi?

Purtroppo sì, ma non venne scritto come tale, anzi, spesso l᾽autrice nei suoi diari si lamentava di questa etichetta. Inoltre le edizioni italiane di Anne sono state quasi tutte adattate e confezionate per quella fascia d᾽età. Eppure i testi di Montgomery sono traboccanti di citazioni e allusioni poetiche e letterarie non sempre - e sicuramente non in tal misura - presenti nei testi destinati alla gioventù. 

4. Quali sono le principali differenze tra Anna dai capelli rossi, così come la conosciamo attraverso i manga e gli anime, e la protagonista dell’opera, Anne Shirley?

La mia "passione" è nata proprio dalla visione dell᾽anime del 1979 che considero un capolavoro nel suo genere e che vidi da adulto. L᾽ho trovato molto rispettoso del romanzo e ho notato come gli sceneggiatori e i disegnatori giapponesi conoscessero in maniera approfondita la fonte. Meno riusciti i manga e gli altri adattamenti televisivi. 

5. Hai altri progetti relativi alla saga di Anne? Puoi dirci qualcosa di più a riguardo?

Il progetto principale è quello di tradurre in versione integrale e annotata tutti gli 11 titoli della saga (stiamo lavorando al quarto - Anne of the Island - in uscita a fine anno). Inoltre, ho anche in mente di curare, dopo Kilmeny del frutteto (Caravaggio 2020), altri romanzi di Montgomery, per es. Emily of New Moon.

Commenti

  1. Non conosco questo libro, sarà che il cartone anni 80 che ne era stato tratto non mi piaceva quindi non l’ho mai letto. Però da quanto ho letto ci sono delle differenze con il romanzo quindi potrei dargli una possibilità e leggerlo ☺️

    RispondiElimina
  2. È molto curioso il fatto che proprio da adulto abbia stretto questo legame. Molti libri canonicamente considerati per ragazzi vengono liquidati come se fossero letture minori. Io più ne leggo e più mi rendo conto della loro "difficoltà": trattano temi importanti per la società e l'uomo in una forma efficace e comunicativa; i personaggi creano una identificazione forte; le edizioni sono spesso meravigliose e ben curate. Sono stata davvero felice di leggere questa intervista.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie tesoro!! Sei sempre gentile e accurata ! Inoltre la pensò proprio come te !!

      Elimina
  3. Davvero interessante! Molto bella anche la struttura dell'intervista

    RispondiElimina
  4. È un libro che voglio assolutamente recuperare. ❤️ Una storia che sa di infanzia e che avrò sempre nel cuore

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La serie di Teresa Battaglia, una commissaria contro gli stereotipi

Mentre ce ne stiamo a rimirare i fiori, c’è qualcuno che sta attraversando l’inferno. Fiori sopra l’inferno   è il titolo del primo dei quattro libri della serie di Teresa Battaglia scritta dall’autrice friulana Ilaria Tuti e cela l’haiku del poeta giapponese Kobayashi Issa. Non scordare: noi camminiamo sopra l’inferno,  guardando i fiori. E questo qualcuno, che ha attraversato l’inferno, e’ l’assassino. O l’assassina. Sempre seriale. La capacità empatica di sentire il dolore nel male, mi ha fatto apprezzare il commissario Battaglia, anzi la commissaria, che è una donna e una madre anche senza avere figli biologici, per la sua innata compassione nei confronti della vita quando inerme.  Questa capacità che è poi la chiave della sensibilità, mette in crisi i confini classici del bene e del male, mostrando come a volte chi è carnefice è in primo luogo vittima. Vittima di violenza assistita o vissuta sin dall’infanzia. Questo non vuol dire che la violenza è giustificata, anzi, s

Fiori di Kabul, quando un fiore cresce nella polvere

  “Sei un fiore prezioso, e i fiori preziosi non possono crescere nella polvere.” La mamma lo ripete spesso a Maryam nella polverosa Kabul, mentre tutti gli altri cercano in ogni modo di non farla sbocciare. Tutti gli altri a cominciare da suo padre, che le impedisce di imparare ad andare in bicicletta, perché “è una cosa che offende l’Islam”, se ci vanno le femmine. Ma non proprio tutti, perché c’è suo fratello che è un uomo buono, come anche il suo allenatore, e la sua migliore amica, Samira. Lei è hazara e Maryam pashtun: sono entrambe due fiori bellissimi.  “Non sapevo se fossi davvero preziosa, ma mi piaceva l’idea di essere un fiore.  Magari in un’altra vita lo ero stata veramente, un fiore che cresceva là sulla montagne, era possibile, e forse era per questo che ogni giorno desideravo essere lassù.” Montagna, senso di libertà, il vento tra i capelli e Maryam che pedala verso il suo destino con il cuore che le batte all’impazzata. Oggi, per noi in Italia, o comunque in Occid

Tre albi illustrati per la "Giornata mondiale della gentilezza"

  Lo sapevate che la “Giornata mondiale della Gentilezza” è nata in Giappone?   Nello specifico, questa giornata nasce a Tokio nel 1988 con il World Kindness Movement, e presto si è diffusa in tutto il mondo. Sembra semplice, perché la gentilezza è la semplicità di un gesto fatto con dolcezza e rispetto, di un sorriso, di una carezza. Ma poi nei fatti non è affatto così semplice essere gentili.  Nella quotidianità, purtroppo, lo stress e la tecnologia non fanno che alimentare relazioni basate sulla poca attenzione e l’aggressività, anche e forse soprattutto da parte degli adulti nei confronti delle bambini e bambine che a loro volta le perpetuano a scapito degli altri bambini. La gentilezza è un esercizio di attenzione che ci rende migliori e quindi dovrebbe essere celebrata tutti i giorni, magari e perché no anche attraverso dei meravigliosi albi illustrati da leggere insieme. Ecco quelli che vi propongo oggi, a partire da destra potete vedere: Il piccolo libro della gentile