Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta femminilità

"Io sono la mela. Una storia di Saffo", recensione con intervista all'autrice Beatrice Masini

Io sono la mela. Una storia di Saffo non è un libro nel senso proprio del termine, piuttosto è un prezioso taccuino che emana poesia da tutte le porosità della speciale carta naturale, materica , di cui è fatto. Un volume quindi da assaporare con tutti e cinque i sensi, dal tatto alla vista, perché aprendolo e sfogliandolo non si può non venire travolti dalla sua consistenza, dal suo odore. Profuma di buono, incanta la vista con le illustrazioni della pluripremiata artista Pia Valentinis, e soddisfa anche l’udito perché la poesia è musica. Quando si parla di poesia nell’antica Grecia, viene subito in mente la poesia accompagnata dalla lyra , antico strumento greco associato al culto di Apollo, inseparabile dal canto del poeta. E’ proprio questo nesso inscindibile tra suono e parola, che ha dato luogo all’espressione “poesia lirica”. In Saffo (Σαπφώ) , tale legame lirico tra musica e poesia diviene ancora più forte.  Di quel poco che si sa di colei che viene definita la prima p

Una felicità semplice

  Chi sono i nostri vicini? Chi è che vive nella casa di fronte?  Il tema della “finestra di fronte” e’ molto presente nel cinema d’autore. A partire dal noto film di Hitchcock, al film di Ozpetek, all’ultimissimo film uscito su Netflix “La donna alla finestra” (a mio avviso di dubbia qualità rispetto agli altri due), la domanda circa l’esistenza e la vita vera dei nostri vicini genera da sempre, in modi diversi, una certa curiosità.  A prescindere da qualsiasi attenzione morbosa, tensione, tradimento, violenza, ma guardando piuttosto alla possibile attrazione reciproca tra persone che vivono vicine, Sara Rattaro con una penna meravigliosa, capace di tenerti attaccata alle pagine,  riprende questo tema e lo sviluppa in maniera elegante all’insegna della leggerezza. La felicità sta nelle piccole cose: è la possibilità di innamorarsi sempre e di nuovo, innanzitutto di se stessi e perché no di un vicino di casa mai notato prima. Ancora di salvataggio della propria solitudine, dell’incapa