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Taji, una donna ribelle di Inaam Kachachi

Chiuso il libro, un gran rimpianto per saperne così poco di storia contemporanea del Vicino Oriente. Avrei voluto saperne di più effettivamente di paesi chiamati in causa quasi come fossero personaggi a fianco dei protagonisti umani del libro di Inaam Kachachi. Un libro scritto da dentro quelle realtà storiche che giustifica l’assenza totale di mediazione per il lettore europeo. In fondo si può dare per scontato il dovere di conoscere, perché i motori di ricerca li abbiamo. Ma si dovrebbe continuare a cercare, nomi di periodi politici, di personaggi storici, capire se invece altri sono filtrati dalla prospettiva del romanzo o meno. Questo però fa perdere il filo. Esiste una persona vera dietro il nome del crudele Professore, rampollo della casa reale, che imperversa nella vita dei sudditi e distrugge il futuro da violinista dall’orecchio assoluto di Widyan, assordandola con un orrendo contrappasso?  È a questa profuga irachena sorda e svantaggiata stabilitasi a Parigi che è affidato lo

BUON COMPLEANNO TUTANKHAMON!! 5 LIBRI SULL' ANTICO EGITTO PER GRANDI E PICCINI

In occasione del centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon, avvenuta il 4 novembre del 1922, la casa editrice italiana Nui Nui ci regala  tanti nuovi titoli frechi di stampa per celebrare questo anniversario nel migliore dei modi, con preziose pubblicazioni di alta qualità adatte a grandi e piccini.  Ho il piacere di presentarvene cinque, tutte davvero imperdibili! TUTANKHAMON IL FARAONE BAMBINO Com’era la vita del fanciullo diventato faraone a soli 9 anni? Un meraviglioso pop-up deluxe, per far conoscere a bambine e bambini la vita quotidiana del faraone più famoso al mondo, attraverso la tecnica cartografica tridimensionale di David Hawcock davvero all'avanguardia. TUTANKHAMON LA SUA TOMBA E I SUOI TESORI Uno dei motivi per cui Tutankhamen è diventato così famoso, è l’immenso tesoro che è stato ritrovato nella sua tomba. Questo libro fotografico ci porta alla scoperta di scrigni ricolmi di oggetti preziosi, troni, letti cerimoniali e la sua celeberrima maschera

Intervista a Rocio Bonilla, illustratrice e autrice di libri per bambini

Nella libreria che prende il suo nome, o meglio che si rifà al titolo del libro che più di tutti l’ha resa famosa, La montagna di libri, ho avuto la fortuna di poter conoscere Rocio Bonilla. Una delle mie illustratrici preferite, nonché persona meravigliosa. La libreria e’ molto accogliente e l’atmosfera davvero gioiosa, e quindi è stato facile entrare in sintonia.  Avevo portato con me uno dei suoi libri, “Il grande libro sei super tesori”, e Rocio si è subito messa all’opera e con la matita grafite ha iniziato a dedicare il libro ai miei figli  con la sua mano magica! Ed ecco che tra i disegni compre una spada laser e la vignetta che fa dire al simpatico topolino presente sul frontespizio “Yo soy tuo padre”. Da lì come potete immaginare la mia curiosità innata ha spinto l’intervista in direzione Star Wars. E, parole testuali, Rocio ha detto ridendo  “non sono una fan, io soy una freak de Star Wars!” Allora mi ha fatto vedere come in tutti i suoi libri compaia qua e là qualche i

Katrine Enberg, La serie di Copenhagen

Un assassino ci deve essere per forza perché così ci si deve aspettare da personaggi di una trilogia di polizieschi intitolata “La serie di Copenaghen” come quella scritta da Katrine Enberg, di cui fanno parte nell'ordine: "Il guardiano dei coccodrill"i, "Ali di vetro" e l'ultimo, appena uscito, "Il porto degli uccelli". Abilmente nascosto tra potenziali assassini, quello giusto si svela alla fine come spontaneo prodotto di trame malate, soprattutto famigliari perché il disagio serpeggia anche nelle migliori famiglie, nelle faticose pieghe di quelle dei cattivi e di quelle dei buoni, in parti uguali. Così come in “Ali di Vetro”, di cui qui si vorrebbe dare un assaggio senza entrare nella storia, anche il filo rosso degli altri libri è la famiglia, nelle sue fragilità, disavventure e responsabilità dove la figura della madre ne fa le spese. In questo libro è ridotta a una sorta di topos da psicanalisi, nudo nella sua ovvietà. All’inizio la madre l

Agnes Ravatn, Il tribunale degli uccelli

Una ragazza, Allis, lascia un passato tormentato e si avventura in un’atmosfera da Barbablù nel fitto di una sorprendente natura norvegese che si sprigiona nella sua intensità a ridosso di un fiordo. Forse potrà stupire il lettore italiano l’idea di caldo torrido per l’estate norvegese, richiamata almeno due volte, nel giardino dove si immola Allis agli ordini del suo datore di lavoro. Un taciturno e cupo Bagge, che fa così di cognome, che le fa capire di voler vivere rinchiuso tutto il giorno nel suo studio in attesa di una fantomatica moglie musicista che prima o poi dovrà tornare: C’era qualcosa che non andava in tutto quanto: che una coppia di coniugi vivesse qui, senza automobili, senza curare il giardino. Lui chiuso nello studio tutto il giorno, la moglie assente. I compiti di Allis, che ci parla in prima persona, sono chiari: giardino e poi giardino, cucinare, mangiare separati e pulire casa. Ci si diletta così di giardinaggio, imparato in tutta fretta da un manuale trovato

Lasciami entrare, recensione al thriller nordico di Lindqvist

Nessun pericolo di anticipare l’inaspettato della trama. Copertina e quarta di copertina annunciano bene l’argomento: horror vampiresco. Questo anche se la serie dei tascabili Marsilio si intitola “giallosvezia”.  A chi non piacesse il genere tuttavia, la sorpresa c’è perché la dinamica fra i due protagonisti nasconde piani di lettura inattesi, che possono affiorare anche tempo dopo la lettura…È a questi che è interessante volgersi per una riflessione sui vampiri attorno a noi, quelli bulli, quelli con una violenza dentro che può risucchiare tutto all’intorno, levare dignità e energie soprattutto quando rivolta ai più deboli, quelli che non sanno proprio come difendersi perché di per sé portatori di deficienze fisiche da cui devono difendersi. Queste sono le forme di vampirismo che subisce il protagonista non-vampiro. E il vampiro? A sua volta vampirizzato dal suo stesso essere vampiro deve difendersi da se stesso. C’è da domandarsi come John Ajvide Lindqvist abbia potuto immedesim

La traduzione come stimolo alla creatività, intervista a Elisa Banfi

Ho letto ultimamente tre bellissimi libri, guarda caso tutti tradotti da Elisa Banfi, che oggi ho l’onore di poter intervistare qui sul blog dopo averla conosciuta di persona al Salone del libro di Torino (SalTo21). I libri in questione sono Ladra di parole,  La strada delle nuvole , e Matrimonio in cinque atti. I libri sono stupendi e il lavoro della traduttrice è davvero mirabile. In quanto traduttrice io stessa, anche se dal tedesco, non posso che apprezzare il lavoro svolto, soprattutto per quanto riguarda Ladra di parole che è un libro scritto con un inglese volutamente sgrammaticato. 1. Elisa, puoi raccontarci qualcosa di te e di come sei diventata traduttrice? Lavoro nell’editoria da più di vent’anni e ci sono arrivata dopo una laurea in lingue senza un indirizzo specifico. (Non era ancora epoca di master e corsi di specializzazione.) I libri sono sempre stati la mia passione ma la verità è che dopo la laurea ero un po’ indecisa su come proseguire. Ho cominciato a pensar