Passa ai contenuti principali

Post

IL DISCORSO DELLE STELLE

“Solo una parola risuona dentro di lui, solo una risposta a quelle domande. Pace. Pace. Pace. Pace per l’umanità, per quel popolo martoriato, per tutti gli altri popoli." A. Rubino, Il discorso delle stelle “Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me.” - I. Kant, Critica della ragion pratica, Conclusione Nella copertina del Discorso delle stelle vediamo un grande ulivo stagliarsi sullo sfondo di una notte stellata. L’ulivo è da sempre simbolo di pace per l’essere umano. Nella Bibbia si racconta che calmatosi il diluvio universale, una colomba portò a Noè un ramoscello d’olivo per annunciargli che la terra ed il cielo si erano riconciliati. L’ulivo in terra e gli astri in cielo sono un simbolo universale che possiamo e dobbiamo fare nostri in previsione di una società futura, in cui la pace di

LA CASA E IL MONDO

“Krishna, che Arjuna conosceva solo come auriga del carro possedeva un aspetto universale, che Arjuna un giorno riuscì a vedere. Quel giorno vide la Verità. Ecco, io ho visto il tuo aspetto universale nella mia patria. Il Gange e il Brahmaputra sono le catene d’oro che avvolgi intorno al tuo collo; nelle foreste che bordano le rive distanti, oltre le acque scure del fiume, ho visto le tue ciglia scure di kohl; nelle pieghe del tuo sari giocano luci e ombra come vento tra gli steli del grano; e il calore dell’estate che tramortisce il  cielo come un leone assetato nel deserto non altro che il tuo crudele splendore.” Quando un’opera scavalca i confini dello spazio e del tempo e giunge a noi in tutta la sua attualità dirompente, allora abbiamo davanti un’opera d’arte, allora stiamo leggendo un classico. Tanto più se ogni frase è in realtà poesia. Rabindranath Tagore, primo scrittore non europeo a ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1913, ci ha lascia

ANNE DI TETTI VERDI: INTERVISTA A ENRICO DE LUCA

Per la serie “intervista con l’autore” ho l’onore di presentarvi Enrico De Luca. Vi dico solo che il suo curriculum breve è lungo mezza pagina e quindi mi tocca un po᾽ riassumere… lavora presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell᾽Università della Calabria e si occupa di filologia e metrica sia in ambito letterario sia musicale. Tra le numerose curatele, oltre alle pubblicazioni più strettamente accademiche, si annoverano nomi di grandi autori come: C. Dickens, J. Webster, K. Jerome, F. H. Burnett, M. R. James, E. De Amicis, L. M. Montgomery, L. M. Alcott, ecc. ecc. Sono rimasta davvero colpita da alcuni aspetti della sua curatela del romanzo  Anne di Tetti Verdi di Lucy Maud Montgomery  che vorrei condividere con voi attraverso alcune domande. Di seguito trovate anche le sue interessantissime risposte! 1. Puoi raccontarci qualcosa di più sulla tua passione per Lucy Maud Montgomery? Si può parlare di passione? Ho iniziato a interessarmi di L. M. Montgomery nel 2

TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI: INTERVISTA A EDOARDO VIGNA

Per la serie “intervista con l’autore” oggi ho l’onore di presentarvi Edoardo Vigna. Cosa vi posso dire .. il suo curriculum è incredibile, è giornalista per il Corriere della sera, dove cura l’inserto Pianeta 2020 dedicato alla sostenibilità e ha una rubrica di politica estera sul supplemento 7 dal titolo “Leadership”. È autore di “ Europa. la meglio gioventù ” per Neri Pozza.  Io l’ho conosciuto grazie al suo meraviglioso albo illustrato per bambini “ Emozioni raccontate da orsi, rondini e farfalle ” per Edizioni Nord-Sud e per il suo contributo green. Ecco a voi le sue risposte ad alcune delle mie domande (ne avrei fatte mille, ma mi trattengo!): • come è nato il tuo interesse per gli albi illustrati, tanto da scriverne uno?  «È una passione che ho avuto fin da bambino. Ne ho letti tantissimi, fin dai primi volumi di Richard Scarry. E ho sempre pensato che fossero fondamentali nella formazione dei piccoli. L’idea di farne uno l’ho avuta, poi, da quando sono na

IL TEOREMA DELLE BACCANTI

“Uno Straniero arriva in città da terre favolose e remote. La sua comparsa ha i tratti di un prodigio, di un evento soprannaturale. Essa sconvolge la polis e le sue istituzioni disgrega le famiglie, distrugge la vita dei singoli e della comunità.” “Uno Straniero che proviene dall’Oriente.” Svela all’improvviso il suo volto segreto e terribile, il volto di un toro selvaggio. “E tu che sei qui davanti a me, tu che mi guidi, ora mi sembri un toro: sulla tua testa sono spuntate le corna. Eri una belva già prima? Perché ora ti sei mutato in toro?”  - Euripide, Le Baccanti Dioniso, cosa posso dirvi nello spazio di un post? In effetti ho scritto un libro che ruota intorno a tale divinità. E' il lavoro che è uscito dal mio dottorato di ricerca e si intitola " La fuga degli dèi. Mito, immagini e matriarcato in Ludwig Klages. " Ma ve ne parlerò un'altra volta. Dioniso, senz’altro la mia divinità preferita. Non tanto per il fatto che sia il dio de

US - ALLE RADICI DELLA DEVIANZA

“Noi siamo tutti, e sempre, immersi nel pericoloso fiume della vita.  Nessuno di noi, per il fatto stesso di essere un sistema vivente,                                         sta a riva. La duplice domanda è:  - Quanto è pericoloso questo fiume? - Quanto bene sappiamo nuotare?”   (Antonovsky, 1987) In uno degli esami dati per la mia seconda laurea in Pedagogia Speciale (per la disabilità e la marginalità sociale), nelle specifico l’esame di “Personalità e devianza”, ho potuto apprendere come gli studi attuali tendano a definire le problematiche adolescenziali non più come comportamenti devianti o problematici, bensì come comportamenti a rischio. Questo significa che l’attenzione è rivolta alla persona, o meglio all’adolescente soggetto dell’azione,  piuttosto che alla società e ai potenziali danni o disagi che un determinato comportamento possa causare alla stessa. Ci si sposta dunque dalla considerazione di forme di rischio più legate a condotte esteriori (estern

MUKASHI MUKASHI

“Ma chi sono gli oni ? Demoni! E il sensu ? Il ventaglio!  E quale piccolo eroe andò a caccia di oni con tanto di sensu ,  come un grande samurai?” "C’era una volta..." in Giappone, ovvero Mukashi Mukashi, è il titolo dell'albo illustrato nato dalla mostra "Le immagini della fantasia" curata da Monica Monachesi nel 2017. Questo albo vede quindi la partecipazione di insigni illustratori ed esperti del settore, che garantiscono un'attenzione che emerge in ognuna delle otto fiabe scelte per rappresentare la ricchezza della cultura del sollevante.  La selezione attinge al patrimonio fiabesco del Giappone nella sua forma più antica, legata alla tradizione orale.  Qui immagini e parole si alternano con ritmo e sonorità rispecchiandosi l'una nell'altra in un'armonia di colori, che ricorda come in un sogno i ciliegi in fiore ricamati sui kimono delle donne giapponesi. I protagonisti delle fiabe giapponese sono creature affascina