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C’è davvero bisogno di un altro libro su Frida? Vi presento il mio "Erbario di Frida Kahlo"

Certamente mi sono chiesta, c’è davvero bisogno di un altro libro su Frida?  Il fatto è che da bookblogger e appassionata di quest’artista non ho ancora trovato un libro sull’argomento in grado di emozionarmi totalmente.  Di solito nei libri sulla pittrice messicana, soprattutto quelli rivolti all’infanzia,  si parla della sua vita oppure della sua arte. Quello che avevo in mente di fare io, invece, era di parlare di entrambi questi aspetti a partire dal suo amore per la natura. Sono grata a Carlotta Catellani per aver accolto questa mia idea e avermi aiutato a metterla per iscritto. E’ stato un gran lavoro di squadra a quattro mani, che mi ha arricchita tanto.  Non sono una storica dell’arte, e infatti questo libro nasce da un’intuizione e dalla mia passione ormai di lunga data per il Messico e per Frida, che sono per me imprescindibili perché segnano uno dei momenti più importanti della mia vita, ovvero l’incontro con mio marito, il mio compagno di vita ormai da diciassette anni.  No

Intervista a Rosa Teruzzi: autrice della serie di gialli "I delitti del casello", tra libri, fiori e treni

1)  Hai voglia di raccontarci qualcosa di te? Chi sei e che cosa fai nella vita? Ciao a te, Chiara, e alle tue lettrici (ai tuoi lettori). A questa domanda sogno da sempre di poter rispondere “sono una scrittrice”. In realtà per professione faccio la giornalista e scrivo per hobby, anche se è la mia vera passione. Per moltissimi anni sono stata cronista di “nera” in un giornale popolare del pomeriggio ( “La Notte” ), che “La Città” dei miei romanzi ricorda molto. Da più di vent’anni lavoro in tivù, prima a “Verissimo” e ora a “Quarto Grado”, il programma di crime di cui sono caporedattrice. Ma, appena scattano le ferie, mi chiudo nel casello ferroviario che io e mio marito abbiamo ristrutturato a Colico, sulla sponda lecchese del lago di Como, e scrivo. Il primo romanzo della serie dei “delitti del casello”, “La sposa scomparsa” è nato nel 2014, due anni prima di essere pubblicato, proprio nell’estate “più piovosa di sempre” che racconto nei miei libri. Vivo tra il lago e Milano, nell

Intervista a Luca Tortolini, autore di libri per bambini

Tra i libri che preferisco della nostra libreria ci sono proprio quelli scritti da Luca Tortolini, che oggi ho il piacere di intervistare sulle sue ultime uscite. Domande su  La vera storia della strega cattiva , Terre di mezzo 1. Uno degli albi che mi è piaciuto di più tra le tue ultime pubblicazioni è La vera storia della strega cattiva , un libro davvero coraggioso con un messaggio forte. Come è nato? Credo che il motivo sia tutto nella fascinazione che ha avuto e ha su di me la fiaba dei Grimm Hansel e Gretel . Mi sono fatto molte domande su chi era la Strega cattiva, sul suo passato, sulla sua vita, e forse il racconto è una possibile risposta alle domande che mi sono fatto, anche se il racconto non dà risposte, credo che ponga molte domande alla fine della lettura. 2.  A essere sincera la cosa che più mi ha colpito di questo libro è stata la reazione delle bambine e dei bambini alla lettura. Leggendo il libro ad alta voce non solo ai miei figli, ma anche in altre occasioni di lab

Il corpo della femmina, recensione di un "percorso cristologico" verso l'annichilimento

Devo ammettere che mi sono approcciata al libro  Il corpo della femmina   di Veronica Pacini con buone aspettative che all’inizio sono state corrisposte. Una scrittura visiva coinvolgente fatta di immagini, più che di parole. Anche la trama inizialmente mi ha colpito, per niente lineare, quasi quadri che spennellano momenti salienti di vita intorno al tema centrale del corpo. Erica, la protagonista, e’ alla prese con l’accettazione del proprio corpo a partire dalla prima infanzia, passando all’adolescenza fino alla soglia dell’età adulta. Un misto di effettiva critica sociale relativa all’attribuzione dell’identità personale a partire dal genere,  scandita da determinate tappe di sviluppo: un primo accenno di seno, le mestruazioni, le prime palpatine sul sedere da parte dei compagni di classe delle medie, accettate per sentirsi parte di qualcosa,  per sentirsi viste. Quindi la pubertà. Il digiuno di giorni per cercare di esistere a prescindere dalla carne, una certo misticismo cristolo

Parliamo di stile e moda vintage con un tocco rock: Intervista a Francesa Pinardi, fondatrice di Rock Rose

Oggi voglio presentarvi Francesca, fondatrice di  Rock Rose , un marchio di abbigliamento femminile alternativo basato sul design e l’inclusività. Questo brand mi ha subito conquistata e non c’è da stupirsi perché Francesca oltre ad aver lavorato a lungo nella moda, amare il vintage ed essere una graphic designer è pure un’illustratrice… infatti la mia prima domanda da amante dei libri e in particolare degli illustrati è stata proprio se ne ha illustrato uno, ma procediamo con ordine. 1  . Francesca, potresti raccontarci qualcosa di te e presentarci il tuo progetto RockRose  ? Mi sono sempre occupata di design e il mio più grande sogno era quello di progettare e disegnare io stessa i miei abiti. Cosa che ho fatto, con la creazione del brand Rock’N’Roll Emporium, durante tutto il tempo del lockdown e anche oltre; è stato molto impegnativo, ma i primi capi a mio marchio sono stati prodotti e con grande soddisfazione hanno avuto molto successo.  Nel corso dell’attività ho preso la decisio

In porta, perché la vita è un grande gioco di squadra

“ In porta”   è un   fumetto sportivo per ragazze e ragazzi dai nove anni in sù, pubblicato dalla neonata casa editrice indipendente  Centometri edizioni , casa editrice che si propone di mettere in discussione gli stereotipi sociali e relativi alla disabilità attraverso i libri e lo sport. In particolare, questo volume molto curato nei dettagli tratta importanti tematiche di inclusione che partono dalla stessa figura della protagonista, Emily, una ragazzina italo-cinese molto competente e abile nel calcio, ma poco propensa alle relazioni sociali soprattutto a seguito di un grave lutto non famiglia non elaborato e con forti ripercussioni psico-somatiche. Aspetto del suo carattere che migliorerà appunto entrando finalmente in una squadra di calcio capace di accoglierla.  Il tema della diversità viene quindi trattato da diversi punti di vista e prospettive, innanzitutto quella di genere, che porta con sé la domanda “può una ragazzina giocare con profitto in una squadra di calcio o si