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ANIMALI IMMAGINARI: L’UNICORNO ARCOBALENO

“Il corno è come d’oro, e cavo, e ha mille ramificazioni. Con quel corno vincerà e dissiperà tutte le corruzioni dei malvagi.” Jorge Luis Borges, Il libro degli esseri immaginari, Adelphi. Statuta di Jilin, Pechino Le origini dell’unicorno, che inizialmente non viene raffigurato come lo consociamo noi oggi, sono da ricercare in Oriente, tra l’India e la Cina. La prima descrizione di questo animale mitologico la si trova nel gran libro Li-Ki  - il Libro dei Riti di Confucio (206 a. C.-8 d. C.) - insieme ad altri tre animali di buon augurio: il drago, la tartaruga e la fenice. Insieme questi 4 animali rappresentano i punti cardinali. Qui viene chiamato “Qilin” (麒麟) ed è rappresentato come un grande cervo con coda di bue e zoccoli di cavallo, fornito di un solo corno, dai peli dorsali di cinque colori e da quelli del ventre gialli e bruni. Tra le caratteristiche riportate nel Li-Ki si trova inoltre: non calpesta erba viva né uccide animali viventi; compare quando ap

ANDRA’ TUTTO BENE: IL RITORNO DELL'ARCOBALENO

“ La vita è come un arcobaleno: ci vuole la pioggia e il sole per vederne i colori. ”  [Detto indiano] “Al di là di chi sia stato il primo a ostentare tale simbolo resta il fatto incontestabile che si presenta come il più adatto a rappresentare un’idea, oggi molto in voga, secondo la quale non ci sarebbe alcuna verità assoluta: tutte le opinioni hanno la medesima dignità e quindi meritevoli di spazio.” [Agenzia Fides, 2008] Sui balconi, sulle finestre, sui davanzali e persino sulle facciate delle nostre case un “sorriso all’incontrario” dai mille colori rallegra il triste passare delle giornate al tempo del coronavirus.  Eh sì, tra le altre, cose l’arcobaleno è stato scelto anche come simbolo per lo slogan “andrà tutto bene” che caratterizza la risposta tutta italiana alla crisi che stiamo vivendo per colpa di questa terribile   pandemia.   Ma cosa rappresenta in realtà l’arcobaleno? E’ un semplice messaggio di speranza, una barriera per escludere e

SE LE TOCCHI CON UN FIORE SONO GUAI

I LIBRI CONTRO GLI STEREOTIPI DI GENERE DI MATILDA EDITRICE Come filosofa amante del mito e del femminismo sono sempre stata "dalla parte delle donne" , come  mamma attenta all'educazione dei propri figli, ho visto che purtoppo nelle nostre scuole ci sono ancora tanti, troppi pregiudizi proprio legati all'identità di genere. Sin dall'asilo, i giochi, i colori, le parole e le azioni sono "da maschi" o "da femmine". Per questo la possibilità di fruire dei libri di  Matilda Editrice , che nasce inizialmente online come spazio  di dialogo e confronto per le mamme ha molta importanza per me. Non a caso, quando nel 2016 diventa una realtà autonoma e indipendente, ha deciso di chiamarsi Matilda, ispirandosi alla protagonista del romanzo di Roald Dahl, un nome che contiene perfettamente   il senso  di questa attività editoriale.  Dice  Donatella Caione , responsabile della Casa Editrice: “ È un nome che parla di letteratura per l'infanzia